AMBIENTE         

         TRASPORTI       


Seduta del 24 settembre 2002
Dibattito sulle politiche ambientali

Ordine del giorno 518, realizzazione nuove linee metropolitane 4 e 5 e prolungamento attuali linee 1, 2 e 3, a firma del Consigliere Ferretto Clementi.  
Ordine del giorno 519, risanamento delle acque lombarde ed intensificazione controlli sui pozzi pubblici e privati della Lombardia, a firma del Consigliere Ferretto Clementi.
Ordine del giorno 520, inserimento nel nuovo statuto della Regione del “diritto all’ambiente” a firma Consigliere Ferretto Clementi.
Ordine del giorno 521, incentivazione per la trasformazione a metano degli impianti di riscaldamento, a firma Consigliere Ferretto Clementi.
Ordine del giorno 522, invito alle OO
.SS. a revocare lo sciopero del trasporto pubblico locale indetto per il 25 settembre, a firma Consiglieri Ferretto Clementi.

 FERRETTO CLEMENTI Silvia

Svolgerò un unico intervento per tutti e 5 gli ordini del giorno che ho presentato.
Ringrazio l’Ufficio di Presidenza e i Capigruppo che hanno deciso di dedicare un pomeriggio alle questioni ambientali, che ritengo estremamente importanti.
E' bene che si affronti la grave questione del territorio lombardo, già fortemente compromesso da una grande presenza di agenti inquinanti. Non si tratta solo del problema dell’inquinamento atmosferico ma anche di quello delle falde acquifere; per questo, tra gli ordini del giorno che ho presentato, ce n’è uno che fa riferimento all’ultimo studio fatto dalla provincia di Milano, che evidenzia la situazione abbastanza disastrosa delle acque in provincia di Milano. E nel resto della Regione non credo purtroppo che la situazione sia differente.

Premesso che la Regione Lombardia non è più cattiva delle altre e non è maggiormente inquinata a causa del comportamento di questa Giunta, è evidente che abitiamo nella Regione più industrializzata d’Italia, dove si produce di più e dove, quindi, la compromissione del territorio risulta essere più evidente.
Proprio per tutti questi motivi, abbiamo il dovere di affrontare con decisone e fermezza la questione.

Pongo una domanda retorica ai Consiglieri che sono intervenuti o che interverranno: per uno sviluppo ecocompatibile sono meglio, com'è attualmente, strade completamente intasate, con migliaia di automobilisti incolonnati che le percorrono quotidianamente incolonnati, inquinando gravemente il territorio regionale - cito solo l’esempio dell’autostrada A4 da Bergamo, ma anche da Brescia, fino a Milano, o le strade principali che congiungono Milano con la Provincia, Varesina, Valassina, Paullese - o è meglio intervenire e non solo sui mezzi pubblici? Intervenire sui mezzi pubblici è indispensabile certo, ma credo si debba necessariamente intervenire anche, così come si sta già cercando di fare, per migliorare la viabilità e costruire nuove strade in Lombardia.
Mi considero ambientalista, ma sono convinta che in Lombardia ci sia un enorme deficit di strade e per questo credo che, anche per la salute dei cittadini e per quella dell’ambiente e del nostro territorio, sia meglio avere qualche strada in più.

Ovviamente non dobbiamo fermarci solo alle nuove strade, indispensabili ma purtroppo, per l’ostruzionismo di troppi nel corso degli anni, mai realizzate; è altrettanto indispensabile intervenire sulle ferrovie, ma anche sulle metropolitane. Ogni giorno in Milano entrano circa 800 mila autoveicoli. Molti scelgono di prendere l’auto perché la considerano più comoda e più bella, ma per molti altri non rappresenta una scelta e si ritrovano costretti ad utilizzarla a causa della carenza di collegamenti o di problemi legati ad orari.

Nel gennaio scorso ho presentato alcuni ordini del giorno per chiedere più contributi per le metropolitane, perchè sono convinta che solo attraverso una fitta rete di metropolitane che colleghi la città di Milano con il suo hinterland è possibile snellire il flusso di traffico che quotidianamente entra in Milano.
Certo si tratta di un progetto per realizzare il quale sono necessari ingenti finanziamenti perchè ogni chilometro di metropolitana costa una cifra enorme ed è, quindi, uno sforzo collettivo che deve essere intrapreso - non solo da Comuni, e Province, ma anche da Regione e soprattutto dallo Stato.

Ed è per questo che vedo con grande soddisfazione l’azione intrapresa dal Presidente della Giunta regionale Formigoni, laddove chiede un intervento dei Parlamentari lombardi per ottenere maggiori finanziamenti.  E' solo attraverso maggiori fondi e maggiore attenzione per la nostra regione e per le sue esigenze, infatti, che possiamo pensare di affrontare la questione non solo per quanto riguarda l’ambiente, ma anche per quanto concerne il trasporto
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Paghiamo oggi anni e anni di una politica sbagliata, basata sui tempi strettissimi del contingente e non sui tempi dell’ambiente, in base ai quali la necessità è sempre stata quella di ottenere subito i risultati in termini di consenso e in termini di voti.
E' evidente che questi grandi investimenti, assolutamente necessari ed improcrastinabili, rischiano, ed è questo il problema della politica, di portare più consenso e voti a formazioni politiche di anni a venire che a quelle che li avvieranno. E' ovvio che la speranza di chi governa, e quindi anche la nostra,  è di poter governare per altri vent’anni, ma è altrettanto ovvio che di ciò non si può essere certi.

Credo che in Lombardia i problemi da affrontare siano numerosi.
Oltre al problema del trasporto pubblico locale e dei contributi necessari per la realizzazione delle metropolitane - come da mio ordine del giorno n. 518 che vi invito a votare - c'è anche quello delle acque, per la depurazione delle quali credo siano altrettanto necessari interventi.  
Ho citato all’inizio uno studio della Provincia di Milano che dimostra quanto sia compromessa la situazione. e' per questo che chiedo, con l'ordine del giorno 519 di aumentare i controlli e, soprattutto, di intraprendere un'accurata azione di risanamento delle acque lombarde, il tutto in collaborazione con le Province, con i Comuni e con il Ministero dell’ambiente.

L'ordine del giorno successivo, il 520, è una dichiarazione di principio, con la quale si chiede che la Commissione Statuto della Regione Lombardia preveda espressamente nel nostro nuovo Statuto il diritto all’ambiente; certo a questo livello possono essere solo prese di posizione, di principio, dichiarazioni di intenti insomma, ma credo che una codificazione del diritto dell’ambiente all’interno dello Statuto della Regione Lombardia sia importante per sensibilizzare i cittadini, le amministrazioni pubbliche e tutti coloro che dovrebbero avere maggiormente a cuore il proprio territorio.

L'ordine del giorno n. 521, riguarda invece la conversione delle caldaie da gasolio a metano; qui vorrei ricordare un intervento concreto molto importante, che io stessa avevo auspicato, fatto dalla Giunta, da qualcuno anche criticato, per risanare la qualità dell’aria.  Mi riferisco evidentemente alla delibera della Giunta regionale del 6 agosto, con la quale sono stati stanziati ben 3 milioni di euro per la trasformazione a metano di molte caldaie. Ricordo che nella nostra regione e a Milano in particolare sono ancora numerosissime le caldaie che funzionano a gasolio o carbone (solo a Milano sono ben il 65% degli impianti). L'iniziativa della Giunta è andata al di là delle parole e delle dichiarazioni d'intenti. E' un’azione concreta, una dimostrazione di voler affrontare con i cittadini una situazione insostenibile. A questo proposito, con l’ordine del giorno che ho presentato, chiedo che il Consiglio dia il consenso alla Giunta per stanziare ulteriori contributi, perché sono veramente tante e troppe ancora le caldaie che funzionano con olii fortemente inquinanti.

Un altro problema del quale vorrei parlare è quello che riguarda la questione rifiuti.  Credo sia definitivamente arrivato il momento di pensare ad una revisione della lr 21/93 sui rifiuti, rivelatasi totalmente inefficiente e inefficace per gestire lo smaltimento dei rifiuti in Lombardia; nonostante  le centinaia e centinaia di milioni spesi per la programmazione, questa non è quasi mai stata rispettata. D'altra parte all’interno della lr 21/93 stessa si stabiliva da una parte una rigorosa programmazione mentre dall’altra si dava già la possibilità di poterla stravolgere completamente non solo in caso di emergenza, ma anche attraverso la definizione di impianti innovativi, mai precisamente definiti, per cui alla fine il risultato è stato che poteva risultare innovativo qualsiasi impianto con un po’ di profumo o deodorante.
La revisione della lr 21/93 è indispensabile anche per mettere fine al grande imbroglio che è la raccolta differenziata, in nome della quale si sono chiesti e si chiedono tanti sacrifici ai cittadini senza che vi sia alcuna garanzia sulla destinazione finale di quanto raccolto in modo differenziato nelle case, con costi evidentemente molto più alti.
Il Decreto Ronchi stabiliva, semplicisticamente, delle quote di raccolta differenziata che i comuni avrebbero dovuto raggiungere, disinteressandosi però completamente della destinazione finale di questi rifiuti.   E' così che in Italia si sono verificati decine e decine di casi di rifiuti che, raccolti in modo diversificato, con enormi costi per la collettività, finivano poi in modo del tutto indifferenziato in discarica, dando così un pessimo esempio ai cittadini e, ancora peggio, influendo in modo fortemente negativo sui bilanci degli enti pubblici.

L'ultimo punto che vorrei affrontare e che credo sia  altrettanto importante è quello che affronto con l’ordine del giorno n. 522.

Per domani è previsto uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale.
Inutile sottolineare che il diritto di sciopero è importantissimo, sacrosanto e deve essere tutelato, ma ritengo che, sempre, sul diritto di sciopero debba prevalere il diritto alla salute. E allora, in questo caso specifico, organizzare uno sciopero in una giornata già fortemente critica (ricordo che allo stadio ci sarà una partita molto importante per la quale è previsto l’arrivo di 50 mila tifosi e che è anche la settimana della moda, a causa della quale vi sarà un notevole afflusso di persone e, quindi, anche un forte aumento di traffico) e bloccare il traffico è da irresponsabili.    Credo dunque che le Organizzazioni sindacali dovrebbero dare un esempio di sensibilità nei confronti dei cittadini e dell’ambiente e non sfruttare un’occasione così critica per organizzare uno sciopero
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In questo Consiglio regionale abbiamo invitato i Governi di tutto il mondo, Stati, Ministri e organizzazioni internazionali a compiere ogni tipo di azione.  Credo che oggi questo Consiglio regionale possa anche - come chiedo con il mio ordine del giorno - invitare le Organizzazioni sindacali a revocare lo sciopero o, in alternativa, almeno a rinviarlo a una data che comprometta meno la salute e l’inquinamento del nostro territorio
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