COMUNICATO STAMPA 

      RASSEGNA STAMPA    


Seduta del 7/2/2006

Interrogazione n. 1005, in data 11 luglio 2005, a firma del Consigliere Ferretto Clementi, concernente il nuovo schema di convenzione con Trenitalia SpA per l’immissione in servizio di nuovo materiale rotabile.

FERRETTO CLEMENTI Silvia

Grazie Presidente, grazie Assessore per la dettagliata risposta. Le comunico fin da subito l’intenzione di poter avere accesso a tutta la documentazione mancante e rispondo con qualche puntualizzazione a qualche risposta che mi è stata data, partendo dalle ultime.

Per quanto riguarda l’esclusione dei rimborsi ai pendolari del Rho-Milano e Monza-Milano, io posso comprendere ma resta comunque un’ingiustizia. Non si capisce perché taluni possano, giustamente, avere accesso ai rimborsi e altri no.

Per quanto riguarda la comunicazione e l’informazione, ricordo l’audizione che abbiamo fatto con la Quinta Commissione, del Direttore regionale di Trenitalia, in occasione della quale egli ci aveva informato che erano in corso grandi processi tecnologici di modernizzazione attinenti proprio all’informazione e alla comunicazione agli utenti. Io avevo fatto presente che forse, in attesa di avere strumenti più tecnologici e moderni, sarebbe bastato un vecchio e caro microfono, di quelli che si usano molto semplicemente e che possono essere utilissimi per informare i pendolari almeno delle ore di ritardo e di quello che ne sarà di loro.

Per quanto riguarda, le barriere architettoniche, punto estremamente importante, che avevo sollevato sempre in occasione di quell’audizione con il Direttore regionale di Trenitalia, un conto è dire che è previsto nel contratto, un altro è dire e documentare quello che è stato fatto.

Perché anche in questo caso purtroppo c’è un enorme differenza  tra quello che è previsto e quello che è stato realizzato. Siccome come Consiglieri regionali abbiamo il compito preciso, oltre a quello di presentare proposte di legge, anche di fare verifiche e controlli, noi vorremmo avere la possibilità di essere messi in condizione di effettuare questi controlli.

La stesso vale per le macchinette emettitrici per poter acquistare i biglietti: un conto è dire che se ne sono installate a centinaia, un conto è fornire l’elenco di dove sono state messe, in quali stazioni, in modo che noi, Consiglieri regionali, possiamo fare anche delle verifiche a campione per vedere se questo lavoro, e se l’adempimento di questo contratto, è stato realizzato.

Per quanto riguarda invece le violazioni, le penalità, è evidente che anche in questo caso servono dati più precisi perché siamo di fronte ad una vera e propria – io non ho timore nell’affermare questo – gestione scellerata. La gestione del servizio pubblico - per quanto riguarda Trenitalia – è scellerata a tal punto che a mio avviso ci sarebbero addirittura gli estremi per una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

È evidente dunque che la Regione Lombardia ha il dovere di intervenire, non si possono lasciare in balia di una gestione di questo tipo migliaia e migliaia di pendolari. Io so che la Giunta regionale, il Presidente, e in modo particolare l’Assessore, si stanno adoperando, si sono adoperati, anche nella scorsa legislatura con l’Assessore Corsaro, per rimediare a questo sistema, ma evidentemente, visti i risultati, occorre fare molto di più, occorre percorrere strade nuove perché la situazione è veramente intollerabile, e lo sanno bene i migliaia di pendolari che ogni giorno hanno l’ingrato compito di prendere un treno nella nostra Regione.

So benissimo che nelle altre Regioni la situazione è anche peggiore ma proprio perché la Regione Lombardia è abituata, è stata abituata, soprattutto da alcuni anni e con questa maggioranza, a chiedere sempre di più, è evidente che come componente della maggioranza di questa Regione io pretenda molto di più; se fossimo in altre Regioni, dove gli standard di riferimento sono decisamente più bassi, potrei anche adeguarmi ma da questa maggioranza e da questa Regione, che è da sempre leader in Italia e in Europa, si deve pretendere molto di più. Grazie.