Grazie, Presidente. Prima dell’illustrazione di questa mozione volevo ribadire la totale fiducia nel Ministro della Sanità Sirchia e non solo nei suoi confronti in quanto ministro ma anche in quanto medico, visto che in passato è stato anche il mio medico personale. Per quanto riguarda la mozione e soprattutto le affermazioni del Consigliere Reibman, io credo che sia criminale continuare a lasciare che migliaia e migliaia di giovani in Italia continuino a morire per strada di droga, perché convinti che la droga faccia bene e possa avere anche qualche effetto di tipo positivo. Noi abbiamo voluto introdurre in questa nuova mozione di Alleanza Nazionale e Forza Italia anche una parte che riteniamo molto importante, in merito alla terapia del dolore. Condividiamo infatti pienamente che a coloro che stanno soffrendo a causa di malattie di una certa gravità debba essere data la possibilità di evitare questo tipo di sofferenze ed è per questo che su questo punto siamo totalmente d’accordo.
In merito invece alla canapa indiana, si citano numerose riviste scientifiche, che
le attribuiscono
un’eventuale efficacia terapeutica ma noi riteniamo
che su questo si debbano fare ulteriori accertamenti prima di prendere
ogni tipo di decisione; prima deve accertare la veridicità di quanto
affermato e dopo si potrà agire di conseguenza. La liberalizzazione è una rinuncia dello Stato, un lavarsi le mani, e siccome noi non crediamo che lo Stato debba lavarsi le mani dei problemi dei cittadini più deboli chiediamo un intervento efficace affinché questo sia impedito e ci sia il loro recupero, affinché le comunità terapeutiche vengano sostenute ma anche e soprattutto affinchè venga fatta, una volta per tutte, chiarezza nei confronti dei giovani. Questo è mancato e non solo da parte di chi fa politica, ma anche dal mondo della comunicazione, da quello dello spettacolo. Sono troppi i cantanti, ormai spesso uniche persone di riferimento per tanti giovani, che cantano e fanno propaganda alla liberalizzazione della droga e che vengono magari, addirittura, pagati dalle amministrazioni pubbliche per organizzare concerti in piazza. Ecco, noi riteniamo che su questo si debba intervenire, perché non si possono raccontare bugie ai giovani, che poi finiscono col credere a queste bugie. E se probabilmente può essere vero che un ragazzo può provare una volta un tipo di droga come l’hashish o la marijuana senza che gli succeda nulla è evidente che continuare su quella strada non può che portarlo a conseguenze ben più gravi E' indispensabile ci sia maggiore chiarezza da parte di tutti, perché quando si mette la testa sotto la sabbia come troppi fanno dicendo “liberalizziamo tutto e sconfiggiamo la criminalità”, poi si vedono i risultati. Basti pensare al tabacco e alle sigarette, in cui c’è addirittura un vergognoso monopolio da parte dello Stato. La criminalità su questo versante non si è certo fermata, anzi. Prosegue e continua ad avere guadagni incredibili e non è stata assolutamente sconfitta. La scelta quindi di legalizzare questo tipo di sostanze stupefacenti non è un sistema per combattere la criminalità ma solo un sistema da parte dello Stato per lavarsene gentilmente le mani, cosa che io credo sia profondamente sbagliata.
Faccio parte di una destra che crede
nell’intervento dello Stato anche in questo settore. Riteniamo che lo
Stato non abbia solo il diritto abbia soprattutto il dovere di
tutelare le giovani generazioni, impedendo che migliaia di ragazzi
continuino a morire nelle strade delle nostre città. |