APPROVATA IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Premesso
che l'uso di sostanze psicoattive collegato al mercato
illecito ed allo sfruttamento di fasce sociali deboli o giovanili sta
assumendo proporzioni sempre più ampie e preoccupanti, soprattutto se si
considera la forte diffusione che negli ultimi anni vi è stata di nuove
sostanze; che tale fenomeno tende ad incrementare la disgregazione
sociale, a favorire l'aumento della criminalità e parallelamente ed
intrinsecamente offre terreno fertile allo sviluppo delle grandi
organizzazioni dei trafficanti di droga ritiene
-
controproducente proporre soluzioni volte a legalizzare l'uso di
sostanze stupefacenti. -
inopportuno considerare le esperienze fallimentari
(soprattutto in tema di recupero del tossicodipendente) presenti in altri
paesi, le quali non hanno sortito gli effetti positivi sperati, anzi -
in alcuni casi - hanno aggravato la situazione di degrado dell'ordine
pubblico e del sistema sanitario considera
Indispensabile e prioritario: -
dar voce propositiva a tutte le realtà del pubblico e del
privato operanti nel sociale, nel volontariato dell'associazionismo
laico e religioso ed alle comunità terapeutiche che già operano
positivamente nel settore della prevenzione e dell'assistenza al disagio
ed alle tossicodipendenze -
rispondere concretamente ai reali bisogni dei giovani, dei
tossicodipendenti e delle loro famiglie, intervenendo prontamente sia in
fase preventiva che di sostegno e di reinserimento sociale consapevole
che il Senato ha approvato in via definitiva il 24/01/01 il
DDL 49378 contenente le "norme per agevolare l'impiego dei farmaci
analgesici oppiacei nella terapia del dolore" Impegna Il Presidente della Giunta: -
a farsi promotore presso il Consiglio dei Ministri affinché
venga approvata una legge completa ed organica che recepisca le istanze
sociali, scevra da tentazioni legalizzanti, ispirata alla cultura della
prevenzione. -
a promuovere un sistema integrato di servizi socio - sanitari
contro l'uso di tutte le sostanze che possano creare dipendenza
patologica, oltre a valorizzare le realtà già esistenti e ben operanti considerato che alcune riviste scientifiche riportano di studi
sull'eventuale efficacia terapeutica della canapa indiana in determinate
patologie invita il Governo ad intensificare gli studi e le ricerche a riguardo della
terapia del dolore e a garantire in particolar modo ai pazienti terminali
le cure necessarie per alleviare le sofferenze della malattia mediante
farmacologie innovative (non escludendo sostanze oppiacee) ed a verificare
la veridicità scientifica riguardo l'utilizzo esclusivamente
terapeutico della canapa indiana e dei suoi derivati. Milano, 24 luglio 2001 |