Milano, 17 novembre 2003 La sottoscritta Silvia Ferretto Clementi, in qualità di consigliere regionale con domicilio in Via Fabio Filzi, 29 - MILANO ESPONE quanto segue. In seguito al tragico attentato di Nassiriya in cui 19 italiani hanno perso la vita, sono state numerose le dichiarazioni, tanto insensate quanto violente, rese da militanti dei centri sociali e dei no global, Luca Casarini in testa. Tali dichiarazioni deliranti, rese in un forum “dedicato” a quanto accaduto in Iraq sul sito http://italy.indymedia.org/index.php, e riportate anche da alcuni quotidiani nazionali oltre ad essere calunniose, istigano apertamente all’odio e alla violenza. È Luca Casarini, leader dei No-Global italiani, ad esordire con “Questa parata di regime nella quale tutti si stracciano le vesti è una fesseria”. “Le vere vittime sono i poveri indifesi che subiscono le politiche assurde di chi manda I soldati”. “Pensare che i carabinieri da guerra del Tuscania e dei reparti specializzati delle Msv, che abbiamo conosciuto anche a Genova, fossero mandati a fare la pace e non la guerra è un’ipocrisia”. Riporto qui alcuni stralci, riportati da “Libero” del 13/11 u.s. e da “Il Secolo” del 15/11 u.s. pubblicati sul sito Indymedia: - “L’attentato non è ignobile ma semmai impreciso: neanche un ufficiale! Vogliamo vedere le budella degli ufficiali sparse nella polvere irachena”. - “Si fottano: il mestiere l’hanno scelto loro, i rischi sono loro. A me consola solo che ci siano degli occupanti italiani in meno in territorio iracheno”. - “Tripudio, gioia, felicità! Profonda è la nostra gioia, totale il nostro schifo per tutti i soldati, mercenari pagati per andar ein guerra a uccidere e depredare gente che già non ha niente…Che siano sempre di più i soldati morti di tutte le nazioni occupanti dell’Iraq! Questo è il mio augurio più sentito, sincero, caldo. Che disertino, quei porci che occupano l’Iraq! Altrimenti dovranno attendere la morte in loco e ne saremo rallegrati”. - “Mercenari sul libro paga dello Stato. Nulla di più. Perchè esprimere dolore per gli esecutori delle volontà dello stato imperialista?”. - «L’appoggio ai guerriglieri arabi, ai fedayn, ai kamikaze che si battono per la liberazione dell’Iraq deve essere incondizionato per tutti gli antimperialisti, perché la solidarietà internazionale tra oppressi non si unirà mai a quella degli aguzzini», - «Mandiamogli almeno ventimila rinforzi, che magari... ah, ah, ah» - «ci servono ad arrestare chi si fa le canne, ci servono a picchiare i manifestanti, ci servono a levarci la patente... Ma li mannassero tutti in Iraq». - «Viva la resistenza irachena» - «da quando è mondo i paesi occupati resistono all’invasore sempre affamatore e omicida! Ciampi definiva Resistenza la guerra partigiana, ora definisce terrorismo la Resistenza irachena. Gli interessi della borghesia non hanno nulla a che spartire con gli interessi delle masse popolari. I carabinieri invasori travestiti da buoni uomini “solidali con i popoli”... come durante il nazifascismo i buoni erano i nazi mentre i cattivi erano i partigiani definiti banditi, hanno finalmente assaggiato la differenza di interessi e non il conflitto di interessi». - «Sono d’accordo che non possiamo paragonare i Carabinieri ai Marines americani, però’ ho i miei dubbi che alle stesse persone che sono morte oggi avrebbe fatto differenza essere un Caramba in missione di pace o un Marine occupatore, anzi forse avrebbero scelto la seconda. perché questi in realtà non scelgono, ma eseguono ordini senza poter metter bocca. E di coscienza bisogna avere la propria, non quella dataci dallo Stato, qualunque esso sia». - «L’attentato ha scosso “l’opinione pubblica” italiana, giornali e riviste consumeranno maree di inchiostro, speciali e dirette televisive occuperanno i palinsesti televisivi delle reti Rai e Mediaset. Niente di nuovo. Ogni atto di ribellione-resistenza contro l’impero ha la sua cornice di informazione filtrata con le dovute cautele. I carabinieri italiani verranno presentati al popolo come degli eroi, dei martiri della libertà, una sorta di angeli piovuti dal cielo, portatori di sicurezza, diritti e libertà. Si tenterà di presentare i morti come figli del popolo o della patria inconsapevoli dei pericoli che corrono partendo per l’Iraq, quando tutti sanno che le vite spezzate a Nassirya sono volontari pagati dallo Stato e consapevoli del loro ruolo di esercito occupante». - “… Peccato che la realtà sia completamente all’opposto: prima di tutto questi “bravi ragazzi” che sono andati in Iraq sono gli autori delle pagine più nere della violenza di Stato italiana negli ultimi anni: i carabinieri di stanza a Nassirya sono tra quelli che si “distinsero” per i pestaggi e le torture durante la mobilitazione contro il G-8 di Genova nel 2001, fino a uccidere il compagno Carlo Giuliani; e i militari sono di quell’esercito che ha compiuto “bravate” in mezzo mondo (dagli stupri e le torture in Somalia, passando per atti di pedofilia in Mozambico, e poi nell’ex-Jugoslavia e in Afghanistan). Immaginiamo perfettamente quali “splendidi” rapporti possano aver instaurato con la popolazione locale irachena». "sono felice che il movimento no global abbia preso posizione in modo chiaro a fianco dei guerriglieri in iraq. si deve gridare per le vie e le piazze che noi siamo a fianco dei kamikaze che distruggono gli invasori . mi ha fatto molto piacere vedere come il compagno Cossutta e anche il compagno Bertinotti stiano ormai chiaramente dala parte dei duri di Hamas e soprartutto dalla parte di Al Quaida. Onore a loro, quindi, e al loro coraggio di andare contro la maggior parte del'opinione pubblica, rincoglionita dietro i vari tg1, tg2 tg5 ecc ecc. negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una ripresa della lotta contro l'imperialismo giudaico-americano. Vorrei tanto che i leader del movimento gridassero il loro pieno, incondizionato appoggio alla prima linea della lotta contro gli usa e i loro servi, ovvero a Bin Laden, i leader di Hamas e i loro seguaci. sarebbe ormai ora che anche Bertinotti e Cossutta dichiarassero il loro appoggio incondizionato al lavoro di Bin Laden e la sua magnifica organizzazione" Tutto ciò premesso, la sottoscritta Silvia Ferretto Clementi CHIEDE che il soggetto destinatario della presente proceda ad accertare la sussistenza nelle dichiarazioni sopra riportate di fattispecie penalmente e/o disciplinarmente rilevanti adottando, in tal caso, gli opportuni provvedimenti di legge nei confronti degli autori di tali dichiarazioni nonché dei siti che le pubblicano e danno loro visibilità. Con preghiera di comunicazione nel caso di archiviazione ai sensi dell'art. 408 cpp. Silvia Ferretto Clementi Allegato: e-mail esemplificative tratte dal sito www.indymedia.it
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