CONTRAFFAZIONE
FINALMENTE I DATI SULL'APPLICAZIONE
DELLA MIA LEGGE

 

Sono trascorsi sette anni - esordisce Silvia Ferretto, consigliere regionale di AN - da quando la Regione Lombardia ha approvato, all'unanimità e prima fra tutte le regioni italiane, la mia legge per la distruzione della merce contraffatta entro 48 ore dalla sua confisca.

Non essendo, in tutti questi anni, mai stati diffusi i dati relativi alla sua applicazione, avevo fatto, negli scorsi mesi, formale richiesta in Commissione Commercio affinché venisse avviato, con la collaborazione delle amministrazioni comunali capoluoghi di provincia, un processo sistematico di raccolta dati e di informazioni relative ad eventuali difficoltà nella sua applicazione.

L'Assessore regionale al Commercio, Franco Nicoli Cristiani, che ringrazio, ha con tempestività raccolto, strutturato ed infine i dati e le informazioni richieste.

Dall'informativa trasmessa - continua l'esponente regionale - emerge che comuni e prefetture non hanno, in generale, riscontrato particolari difficoltà nell'applicare la normativa.

Tra i pochi fattori di criticità rilevati da alcuni comuni, l'accoglimento di numerosi ricorsi da parte dei giudici di pace e la necessità di definire con precisione cosa si intenda con "commercio abusivo".

Le tabelle fornite dall'assessorato, consultabili sul sito www.ferretto.it, riassumono i dati pervenuti dai comuni capoluogo di provincia e dalle prefetture regionali e riportano numero e tipologia di intervento (sanzionatorio, di confisca, di sequestro, etc), nonché periodi di riferimento e informazioni correlate.  

La contraffazione rappresenta ormai una vera e propria emergenza sociale, con pesanti risvolti non solo economici (dirotta denaro nei percorsi del sommerso sottraendoli al prelievo fiscale ed è espressione di concorrenza sleale) ma anche di pubblica sicurezza,  Si tratta infatti di un business gestito  da organizzazioni criminali che per approvvigionarsi di manovalanza a basso costo alimentano flussi migratori clandestini e, ancor più deprecabile, sfruttano i bambini, obbligandoli a lavorare in regimi paraschiavistici, negando loro il diritto all'istruzione, condannandoli così al circolo vizioso dell'ignoranza e dello sfruttamento. 

È evidente - conclude Silvia Ferretto - che per un reale contrasto del fenomeno è fondamentale proseguire su questa strada, applicando questa legge regionale, che provvederò al più presto ad integrare sulla base dei preziosi suggerimenti forniti dagli amministratori locali.
 

Milano, 26 marzo 2009