MANIFESTAZIONE di DOMANI a ROMA
PER la LIBERTÀ
RELIGIOSA e la LIBERAZIONE di PADRE BOSSI e CONTRO l'ESODO e le PERSECUZIONI DEI CRISTIANI NEL MONDO
 

APPROVATA MOZIONE FERRETTO (AN)
LA REGIONE ADERISCE

Il Consiglio regionale ha approvato oggi all'unanimità la mozione presentata da Silvia Ferretto Clementi - consigliere regionale di AN - a sostegno della manifestazione di domani a Roma per la libertà religiosa e la liberazione di Padre Bossi e contro e le persecuzioni dei cristiani nel mondo.

La libertà religiosa - esordisce Silvia Ferretto - è uno dei diritti fondamentali dell'uomo tutelato dalla maggior parte degli Stati moderni attraverso le Costituzioni nazionali e, in sede internazionale, dallo Statuto delle Nazioni Unite.

Poter cambiare la propria fede religiosa senza limitazioni o ritorsioni da parte di autorità precostituite, professare una fede religiosa senza essere oggetto di disprezzo, persecuzione o limitazione dei propri diritti dovrebbe essere un diritto garantito a chiunque. Purtroppo però non è così.  In alcuni casi - continua l'esponente regionale di AN - esso viene negato per motivi religiosi o ideologici, oppure, riconosciuto sulla carta, viene poi ostacolato nei fatti dal potere politico o, ancor peggio, in maniera subdola, dal predominio culturale dell'agnosticismo e del relativismo

Come documentato dal rapporto dell'Organizzazione mondiale "Aiuto alla Chiesa che Soffre", le persecuzioni subite dai cristiani nei paesi dove vigono a tutt'oggi regimi dittatoriali o vi sono forti presenze di fanatismo religioso sono molto gravi e numerose.

È nel continente asiatico che, pur nell'eterogeneità e diversità dei singoli stati, si manifesta una particolare virulenza nella persecuzione contro le comunità cristiane.

Si va dalle forme di persecuzioni più gravi di Afghanistan, Iraq, Iran, Korea del Nord, Pakistan, India, Laos, Vietnam ed Indonesia, a quelle più moderate, ma altrettanto inaccettabili di Arabia Saudita e Egitto, dove chi non  è islamico gode, per legge, di minori diritti.  Il recente rapimento di Padre Giancarlo Bossi avvenuto nelle Filippine per motivi religiosi  - conclude Ferretto - per la liberazione del quale anche il Presidente Formigoni ha lanciato un  appello, è solo l'ultimo di una lunga serie di atti di violenza la cui matrice è quella dell'intolleranza religiosa.

Con l'approvazione della mia mozione - conclude soddisfatta Silvia Ferretto - la Regione, oltre ad esprimere la propria solidarietà a tutti coloro che sono vittime di violenze e discriminazioni religiose, si farà portavoce presso tutti i livelli istituzionali affinchè si attivino per la liberazione di Padre Bossi e aderisce alla manifestazione di domani a Roma per la libertà religiosa e contro l'esodo e le persecuzioni dei cristiani nel mondo. 

Milano, 03 luglio 2007