NO AGLI OGM NEGLI AGRITURISMI LOMBARDI
In vista della discussione, domani in Consiglio Regionale, di un importante provvedimento riguardante la disciplina degli agriturismi, ho colto l'occasione per presentare alcuni emendamenti volti ad impedire che negli agriturismi lombardi possano essere utilizzati organismi geneticamente modificati - esordisce così Silvia Ferretto, consigliere regionale di AN.
Da anni - sottolinea l'esponente regionale di AN - il mio partito, Alleanza Nazionale, conduce un'importante battaglia contro le manipolazioni genetiche e per la difesa delle produzioni tipiche, un'importante risorsa per la nostra regione e per l'Italia intera.
Il contrasto alle multinazionali che vorrebbero diffondere su larga scala anche in Italia prodotti OGM è stato condotto in prima linea proprio dall'ex ministro dell'Agricoltura Gianni Alemanno e, al Parlamento Europeo, dal nostro capo delegazione Roberta Angelilli, la quale recentemente è riuscita a far approvare, grazie ad un emendamento bipartisan PSE- UEN, il principio della tolleranza zero da contaminazioni OGM per i prodotti biologici con l'introduzione di una soglia di controllo pari allo 0,1%, limite tecnico minimo rilevabile.
Un cavallo di battaglia anche di Azione Giovani, organizzazione giovanile di A N.
Per quanto mi riguarda - ricorda Silvia Ferretto - l'impegno contro la diffusione degli OGM, risale ormai a più di 10 anni fa, quando nel 1997, in qualità di Presidente della Commissione Ambiente, scrissi una lettera all'allora Ministro verde Edo Ronchi affinché l'Italia mettesse fuori legge questo tipo di produzioni
Il Ministro però non fece nulla ed i consumatori italiani hanno dovuto attendere l'arrivo di un ministro di Alleanza Nazionale per vedersi maggiormente tutelati.
Spero - conclude Silvia Ferretto - che gli emendamenti contro lo snaturamento dell'agricoltura lombarda possano trovare un'unanime condivisione domani in Consiglio Regionale anche perché sarebbe un'incoerenza difficilmente spiegabile adoperarsi per la salvaguardia delle produzioni tipiche lombarde prevista nel pdl da una parte e non opporsi ad una contaminazione ben più pericolosa dall'altra.
Milano, 28 maggio 2007