Dopo l'annuncio che il comune di Milano erogherà un "bonus bebè" alle mamme che sceglieranno di restare accanto ai loro bambini nel primo anno di vita, Silvia Ferretto, consigliere regionale di AN, rilancia la sua proposta di legge per chiedere di estendere questo bonus a tutte le mamme lombarde.
Un progetto di cui esiste un'ampia rassegna stampa - spiega Silvia Ferretto - che ho presentato per la prima volta già nel 2002 (pdl n. 186 - 17/01/2002) e ripresentato anche in questa legislatura (pdl n. 015 - 04/05/2005).
Oggi, grazie anche alla sensibilità dell'Assessore alle Politiche Sociali Moioli che ha stabilito un importante precedente, i tempi sembrano essere finalmente maturi.
Per sollecitare la discussione della mia proposta ho inviato una lettera al Presidente della Commissione regionale "Sanità e Assistenza".
Il mio progetto di legge prevede l'erogazione di un buono mamma (o bonus bebè com'è stato chiamato dall'Assessore Moioli e dal Sindaco Letizia Moratti) dell'importo di 516 euro mensili alle mamme lavoratrici che nei primi 3 anni di vita dei loro bambini sceglieranno di rinunciare al lavoro per occuparsi di loro.
Un'iniziativa che
andrebbe incontro alle
esigenze delle famiglie e farebbe spendere meno allo Stato per la
gestione degli asili nido.
Tale contributo infatti - sottolinea l'esponente regionale di AN - rappresenta per le mamme un'opportunità in più di scelta e non un'imposizione e per la Pubblica Amministrazione un grosso risparmio (ogni bambino che va all'asilo costa alla collettività poco meno di mille euro).
È evidente - conclude Silvia Ferretto - che, perché ci sia realmente una libertà di scelta, oltre al bonus bebè è necessario far sì che le mamme che decidono invece di continuare a lavorare abbiano la possibilità di usufruire di servizi per l'infanzia efficienti e adeguati.
Milano, 09 gennaio 2007