INVIERO' A PENATI CURRICULUM VITAE LEONCAVALLO
Invierò al più presto - il dossier (consultabile in forma ridotta sul mio sito www.ferretto.it voce sicurezza) che ho realizzato sugli ultimi vent'anni di violenze perpetrate dai "leoncavallini" contro le forze dell'ordine, gli esponenti politici, i sindacati e in generale contro Milano, i suoi cittadini e le loro proprietà al Presidente della Provincia Filippo Penati affinché si possa rendere conto di quanto sia inopportuna e offensiva la sua proposta.
Il curriculum vitae del Centro Sociale Leoncavallo - esordisce Silvia Ferretto consigliere regionale di AN - è pieno di violenze, illegalità, sopraffazione ed intolleranza, questo dossier è stato realizzato proprio per informare e/o rinfrescare la memoria a coloro che come Penati, a differenza di tanti militanti di destra, non portano i segni delle lezioni di democrazia" sulla propria pelle.
Non si possono premiare coloro che si sono resi responsabili di una serie infinita di violenze contro tutto e contro tutti, sarebbe come dare un premio onestà alla banda Bassotti
Le istituzioni - continua il consigliere regionale di AN - come ho proposto in un progetto di legge presentato nel 2000 e ancora in attesa di essere discusso, devono sostenere solo ed esclusivamente le comunità giovanili non violente, che agiscono nella legalità mentre nessun accordo, sostegno o agevolazione deve essere concesso a coloro che non condannano fermamente e pubblicamente ogni forma di violenza o disubbidienza alle leggi dello Stato.
Il Leoncavallo, che ha per anni goduto di
protezione e sostegni di ogni tipo, ha fino ad oggi potuto calpestare
impunemente leggi e diritti, ma non solo. Coloro che tirano le fila
sono veri e propri imprenditori politici dell'intolleranza che,
attraverso una vera e propria holding, hanno fatto di questo centro
sociale un grande business: 250.000 presenze all'anno per concerti e
altre attività che assicurano lauti incassi, del tutto esentasse
ovviamente
Milano, 31 ottobre 2004