PRESENTATA
LEGGE PER
ISTITUIRE BANCA DATI DEL DNA
Recepire la risoluzione del Consiglio UE del 1997 per l'istituzione di banche DNA nazionali finalizzate anche allo scambio dei risultati di analisi del DNA tra gli Stati UE - è questo l'obiettivo della proposta di legge presentata da Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di Alleanza Nazionale.
Attualmente - esordisce Silvia Ferretto - sono già 22 gli Stati europei che l'hanno realizzata e, se in molti altri è già in fase di approvazione, nella nostra Nazione siamo ancora in alto mare. Questa carenza, che si concretizza in una mancanza di strutturazione sistematica dei dati raccolti, penalizza notevolmente le attività d'indagine, causando ingenti sprechi in termini di tempo e di risorse umane e materiali, determinandone, spesso, anche l'insuccesso. I risultati degli esami derivanti dalle analisi di laboratorio infatti, rimangono sempre confinati ai singoli episodi e non possono essere utilizzati per alcuna indagine successiva, fatto gravissimo se si considera la recidività di molti delinquenti e la reiterazione dei crimini. L'istituzione di una banca dati nazionale del DNA è assolutamente improcrastinabile in quanto strumento indispensabile ai fini investigativi e di intelligence, per venire a capo di molti delitti e perseguire con grande efficacia l'attività della criminalità organizzata (pedofilia, traffico di stupefacenti, prostituzione) e del terrorismo internazionale. Grazie alla banca dati genetica infatti, le attività investigative potranno essere più efficaci ed efficienti e saranno in grado di arrivare a prove certe in tempi più rapidi, assicurando così processi più veloci e maggiore certezza della pena.
Certo - conclude Silvia Ferretto - è indubbio, che, pur se all'interno di una rigida regolamentazione a tutela della riservatezza personale, si tratterà di rinunciare ad un po' di privacy ma in cambio il cittadino onesto potrà godere di maggiore tutela grazie ad un migliore e più efficace contrasto della criminalità organizzata e del terrorismo.
Data la sempre maggiore trasnazionalità dei fenomeni, disporre di una banca dati genetica risulterà fondamentale anche perché consentirà, attraverso lo scambio di informazioni, una maggiore collaborazione a livello internazionale, sia in ambito giudiziario che investigativo, e l'attuazione di politiche comuni di lotta alla criminalità.
Milano, 09 dicembre 2003