DROGA  


TEST NELLE SCUOLE

 Se è vero - esordisce Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN - come emerge da una ricerca recentemente condotta dall'Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano, che quasi un adolescente su due ha fatto uso di stupefacenti e che la scuola è il luogo di maggior utilizzo delle droghe fra i giovani, risulta evidente la necessità di intervenire quanto prima su questa vera e propria piaga che colpisce il mondo giovanile.

Così come si è già pensato di fare negli Stati Uniti e nella vicina Francia, dove evidentemente hanno problemi analoghi, credo che nelle scuole superiori si debbano introdurre dei veri e propri test antidroga, tests di verifica simili a quelli che vengono fatti per controllare il tasso alcolemico, ai quali, secondo un sondaggio Cirm, ben il 76% degli italiani sarebbe favorevole.

È proprio in questi termini - continua l'esponente regionale di AN - che lo aveva già ipotizzato Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell'Ufficio Anti-narcotici e crimine delle Nazioni Unite ed è proprio in questi termini che potrebbe rivelarsi un efficace strumento di lotta alle tossicodipendenze giovanili.

Ma è altrettanto importante impedire la pubblicità ingannevole di chi vorrebbe legalizzare le droghe. Ritengo per questo, al contrario, che debba essere vietato nuovamente anche l'uso personale ed introdotto l'obbligo di cura per il tossicomane il quale evidentemente non deve finire in carcere ma, non essendo più in grado di autodeterminarsi, necessita di essere aiutato - anche contro la sua volontà, nel suo interesse e in quello della collettività.

Indispensabile anche un maggior sostegno alle comunità terapeutiche e corsi antidroga per i professori affinché siano in grado di percepire eventuali campanelli d'allarme e di intervenire tempestivamente nel modo più adeguato.

Credo - conclude Silvia Ferretto - che, oltre a maggiori controlli davanti alle scuole e lotta alla criminalità organizzata che gestisce il mercato degli stupefacenti, possa essere utile prevedere, come ulteriore deterrente, data la ormai prossima entrata in vigore del patentino a punti anche per i motorini, forti penalità fino alla confisca del mezzo, in caso di recidività, per chi risultasse positivo al test.

Milano, 15 settembre 2003