O G M
TOLLERANZA ZERO
 

 

Una mozione per chiedere la distruzione immediata delle coltivazioni e delle sementi con OGM e la loro messa al bando dalle mense scolastiche  

In Piemonte – esordisce Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN - sono stati recentemente scoperti quasi 400 ettari di mais modificato geneticamente, cresciuto illegalmente. Il Governatore piemontese ha già annunciato che intende distruggere tutti i raccolti derivanti dagli OGM e bonificare i terreni inquinati, mentre la magistratura ha aperto un’inchiesta per stabilire le responsabilità di tali violazioni.

È evidente – prosegue l’esponente regionale di AN - che il rischio che tali contaminazioni sussistano anche nella nostra regione è elevatissimo e per questo sono necessari al più presto controlli severi e massima vigilanza.  

È questo il senso della mozione che ho depositato oggi, in cui si chiede di vigilare con la dovuta severità che la normativa europea sugli OGM venga applicata e di effettuare a tal fine controlli capillari su aziende sementiere (per verificare che non producano e distribuiscano semi transgenici), sui campi coltivati (per verificare che non siano stati seminati con sementi OGM o non siano stati contaminati) e sui mangimi (per verificare che siano OGM free - la maggior parte viene importata da paesi in cui gli OGM sono ammessi).

La mozione chiede anche l’immediata distruzione di raccolti e sementi che dovessero risultare geneticamente modificati nonché la messa al bando di qualsiasi alimento non OGM free dalle mense scolastiche.

Già nel 2000, all’inizio dell’attuale legislatura, - conclude Silvia Ferretto - il Consiglio aveva approvato una mia mozione, sottoscritta anche da numerosi consiglieri di maggioranza e minoranza, con la quale si impegnava a chiedere al Governo di adoperarsi per rendere obbligatoria la segnalazione, sulle etichette e da parte delle aziende produttrici, di “alimento manipolato geneticamente” e una maggiore informazione in merito, alla sperimentazione delle culture nonché all’impatto ed ai rischi ambientali e sanitari degli OGM, per una migliore coscienza e conoscenza di chi acquista. 

Milano, 07 luglio 2003