MOZIONE n. 011 - 04/05/2005
(già presentata nella precedente legislatura - 0501 - 07/07/2003
 

Il Consiglio Regionale della Lombardia,  

PREMESSO CHE

 

·        Il Consiglio Regionale ha approvato nell’ottobre 2000 la mozione n. 32 per chiedere al Governo di adoperarsi in sede europea per rendere obbligatoria la diffusione di tutti i dati  forniti dalle case produttrici in merito al contenuto del prodotto, alla sperimentazione delle colture, all’impatto e quindi ai rischi ambientali e sanitari degli organismi transgenici ed obbligare tutte le ditte produttrici a segnalare chiaramente sulle etichette apposte sulle confezioni che si tratta di prodotti geneticamente manipolati, così che i consumatori abbiano conoscenza e coscienza di ciò che acquistano

 

·        Il Parlamento Europeo ha approvato proprio pochi giorni fa la nuova normativa di legge sulle etichette e la tracciabilità dei prodotti contenenti organismi geneticamente modificati che comporteranno una maggiore regolamentazione nella commercializzazione dei nuovi alimenti transgenici;

 

·        In Italia è vietato commercializzare sementi OGM

 

VISTO CHE

 

·        L’utilizzo degli OGM rischia di essere lesivo per la salute dei cittadini, di danneggiare in modo irreversibile l’ecosistema; di danneggiare la biodiversità agricola ed alimentare e di contaminare le coltivazioni dei terreni vicini – creando danni economici ingenti agli agricoltori;

 

CONSIDERATO CHE

·        Nella regione Piemonte sono stati scoperti ben 381 ettari di mais modificato geneticamente, cresciuto illegalmente;

 

·        Il governatore del Piemonte ha già annunciato che intende distruggere il raccolto derivante dagli OGM;

 

·        La magistratura torinese intende ha avviato un’inchiesta per accertare se nonostante sull’etichetta delle sementi ci fosse scritto “OGM free”, gli imprenditori agricoli realmente non fossero a conoscenza del fatto che ne contenevano e se abbiano adottato tutte le cautele;

 

RILEVATO CHE

·        In passato sono state numerose le irregolarità riscontrate in occasioni di controlli sui campi sperimentali di OGM anche nella nostra regione, fra cui il mancato rispetto delle distanze minime di sicurezza da altri campi coltivati con specie compatibili, mancata distruzione del materiale di scarto, semina di piante di controllo per le quali non era stata richiesta l’autorizzazione; 

 

·       Gli OGM sono presenti anche nei mangimi per animali, per lo più importati da paesi terzi dove sono autorizzati

 

 

RITENUTO CHE

 

·        Fino a quando non ci saranno evidenze certe dell’innocuità sulla salute e sull’ecosistema degli OGM sia necessario adottare il principio della massima precauzione

 

 

INVITA LA GIUNTA REGIONALE A  

 

·          Ad effettuare controlli ed ispezioni sulle aziende sementiere al fine di verificare che non producano e distribuiscano semi transgenici;

 

 

 

 

 

 

Milano, 07 luglio 2003

 

 

Silvia Ferretto Clementi