In
base al Decreto Legislativo n°507 del 1999 coloro che pubblicamente
bestemmiano con invettive o parole oltraggiose contro la Divinità sono
puniti con una sanzione amministrativa da 50 euro a 300 euro.
Con la nuova proposta di legge al parlamento presentata oggi in Consiglio Regionale da Silvia Ferretto Clementi - Presidente della Commissione Cultura della Regione Lombardia - le sanzioni attualmente previste vengono fortemente inasprite andando da un minimo di 250 euro fino ad un massimo nei casi più gravi di 5000 euro.
Credo
- ha affermato Silvia Ferretto - che il rispetto debba essere alla base di
ogni civile convivenza e le offese contro la Divinità o i simboli religiosi
di qualsiasi credo sono azioni che alimentano l'odio e l'intolleranza.
La libertà e la democrazia - ha proseguito l'esponente di Alleanza
Nazionale - non possono essere utilizzati come un "passepartout "per
aggredire, insultare o offendere i sentimenti religiosi di nessuno.
In
questi ultimi anni purtroppo le bestemmie sono in vertiginoso aumento, non
solo per la perdita del "senso del sacro" ma anche per la consistente
presenza in Italia di fondamentalisti islamici - ricordo ad esempio le
bestemmie proferite da Adel Smith, fondatore del partito Unione Musulmani
d'Italia, in televisione e nei suoi libri.
Questo
personaggio ha definito l'Eucarestia "un rito satanico - un'ingestione
conseguita dalla deiezione di quanto resta della propria divinità" e in
merito alla questione del crocifisso ha dichiarato "via dagli edifici
pubblici la macabra raffigurazione del cadavere in miniatura" (
Ritengo doveroso - ha concluso Silvia Ferretto - che lo Stato tuteli i sentimenti religiosi oggi troppo spesso fortemente e ripetutamente oltraggiati, non solo da messaggi pubblicitari volgari e di pessimo gusto ma anche e soprattutto da quegli esponenti islamici che non dimostrano alcun rispetto nei confronti delle altre religioni e pretendono di imporre il loro credo con la violenza anche verbale.
Milano, 23 ottobre 2002