LA RICERCA NON GIUSTIFICA  CRUDELTA' SU ANIMALI
 

"La  ricerca di nuove terapie non deve e non può autorizzare in alcun modo le crudeltà sugli gli animali, cani e gatti in particolare".

Questa la risposta di Silvia Ferretto Clementi A.N., Presidente della Commissione Cultura e Ricerca Scientifica della Regione Lombardia, alle dichiarazioni rilasciate oggi da Farmindustria

In Italia - prosegue Silvia Ferretto, prima firmataria fra l'altro del progetto di legge contro la vivisezione - negli ultimi anni sono stati ritirati, per inidoneità o perché pericolosi, molti prodotti farmaceutici la cui validità era stata testata con la sperimentazione sugli animali. Una sperimentazione dunque che oltre che crudele si rivela essere anche inutile e dannosa, rischiando di fornire risultati fuorvianti perché non in grado di far prevedere gli eventuali effetti tossici del farmaco sull'uomo.

Queste atrocità - continua il Consigliere Regionale di AN - oltre ad essere profondamente ingiuste non sono nemmeno utili e per questo ho presentato una proposta di legge per vietare su tutto il territorio regionale l'allevamento, l'utilizzo e la cessione a qualsiasi titolo di animali a fini di sperimentazione.

La regione deve al contrario promuovere la ricerca scientifica mediante accordi con le università per incentivare metodologie innovative che non facciano uso di animali.

Ogni anno nel mondo sono milioni gli animali che soffrono e muoiono in laboratori di ricerca per testare farmaci e cosmetici e solo in Italia sono centinaia di migliaia gli animali che muoiono torturati così.

E la cosa più assurda - conclude Silvia Ferretto - è che case farmaceutiche e associazioni che fanno vivisezione ricevono anche miliardi di fondi pubblici e privati per i propri barbari ed inutili esperimenti.

Credo dunque che vietare la vivisezione sia un atto di civiltà e auspico che la Regione Lombardia recepisca quanto prima questa mia proposta.

Milano, 19 dicembre  2002