Prot. n. 982492

  Al Signor ASSESSORE
  alla sanità
  Dr. Carlo BORSANI

  Al Signor ASSESSORE
  all’Ambiente ed Energia
  Dr. Franco NICOLI CRISTIANI

LORO SEDE  

Milano,  26 marzo 1998  

OGGETTO: Contaminazione da cesio 137  

Da recenti notizie di stampa questa Presidenza apprende dell’ennesimo caso di fuga radioattiva di Cesio 137: in questo caso ad esserne interessata è la Provincia di Brescia e in particolare  una zona adibita a deposito di materiali posta all’interno della ditta Cogimetal, specializzata nella lavorazione dei metalli.  

Tale episodio conferma la delicatezza del problema, già posto all’attenzione con l’interrogazione n. 2182 del 28 maggio 1996 a firma della scrivente ed avente ad oggetto i traffici di scorie radioattive provenienti dalle centrali nucleari dell’est europeo.

In relazione alla risposta data dall’Assessore alla Sanità in data 4 settembre  1996 si chiede, in proposito, copia dei dati elaborati dai PMIP sulle aziende che effettuano attività di fusione di materiale metallico.

Si chiede altresì lo stato della situazione circa le attività di controllo della radioattività sui rottami provenienti dall’estero per la fusione e, in particolare, se tali controlli proseguono pur in assenza delle specifiche norme attuative la cui emanazione compete al Ministero.

Quanto all’eventuale esistenza di ulteriori siti contaminati, si chiede l’eventuale seguito al “Rapporto sulla contaminazione radioattiva da Cesio 137 verificatasi in Lombardia negli stabilimenti Premoli e Figli di Rovello Porro (CO), Astra d Gerenzano (VA), Fermeco - Brescia ’80 di Montirone (BS) e Raffineria Metalli Capra di Castelmella (BS) nonché della discarica di Capriano del Colle” cui si fa riferimento in una nota dell’Assessorato alla Sanità del 23 gennaio ,1991.

Quanto precede allo scopo di ottenere doverose informazioni, per quanto di rispettiva competenza, sugli intendimenti della Regione Lombardia a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente su tale grave tipo di inquinamento.

Distinti saluti.

Silvia Ferretto Clementi