IMMIGRAZIONE 

       DONNE      


Seduta dell’1 ottobre 2002  

Mozione n. 330, concernente interventi a favore della cittadina nigeriana Amina Lawal Kurami.

Mozione n. 128, concernente il sostegno ad iniziative di prevenzione del fenomeno delle mutilazioni sessuali femminili, d’iniziativa dei Consiglieri Ferretto Clementi

FERRETTO CLEMENTI Silvia

Grazie, Presidente. La mozione 330 l’ho firmata e la condivido pienamente.

Intervengo sulla mozione n. 128.

 Leggo testualmente il versetto numero 15 del Corano: “Se le vostre donne avranno commesso azioni infami portate contro di loro quattro testimoni dei vostri e, se essi testimonieranno, confinate quelle donne in casa finché non sopraggiunga la morte”.

Credo che queste parole tremende contenute nel Corano siano alla base di provvedimenti che poi vengono attuati nei Paesi islamici; il caso di Safia non è un caso isolato, abbiamo il caso di un’altra donna nigeriana, Amina, abbiamo il caso di migliaia e migliaia di donne sottoposte a mutilazioni sessuali. In Italia – vi do un dato secondo la provincia di Roma che ha organizzato un convegno su questo tema – ci sono 50 mila donne che hanno subito mutilazioni sessuali e la cosa che è ancor più grave è che questo non è avvenuto nei loro Paesi di origine, molti di questi casi sono avvenuti anche in Italia, nella civilissima Italia, ormai abbiamo passato il 2000 eppure avvengono ancora queste tragedie.

Ho presentato questa mozione, con la quale si chiede la condanna di questi provvedimenti, ma soprattutto un intervento da parte delle ASL, della Lombardia per la prevenzione di questi fenomeni tremendi. Io credo che ci sia una questione che dobbiamo porci tutti, dovrebbero porsi tutti coloro che credono nei diritti dell’uomo, nei diritti e nei principi della democrazia. Beh, cosa fare di fronte alla violazione continua, costante e soprattutto a norma di legge – perché, ripeto, è la legge che prevede questo tipo di azioni in molti paesi islamici - allora dobbiamo continuare a sostenere il principio della massima libertà e, quindi, far finta di niente, continuare la nostra acquiescenza nei confronti delle violazioni dei diritti umani, nella totale mancanza di rispetto nei confronti delle donne e nei confronti delle altre religioni, o qualcosa si deve fare? Io credo che la scelta peggiore sia quella dell’acquiescenza, della tolleranza nei confronti di queste violazioni.

Per questo ho presentato questa mozione. Personalmente ho dato vita anche a una raccolta di firme contro il fanatismo islamico, abbiamo raccolto più di 20 mila firme in poco tempo. I cittadini italiani sono fortemente preoccupati su questa questione, credo che gli italiani, i cittadini lombardi abbiano in sé nella loro cultura una forte tendenza alla libertà, al rispetto delle altre religioni, ma questo non può permettere a fanatici intolleranti di continuare ripetutamente a calpestare quelle che sono le nostre conquiste di diritti civili, umani e politici. Nel mondo islamico non c’è distinzione fra politica e religione e credo che questa sia la cosa più grave e più pericolosa.

Chiedo l’approvazione di entrambe le mozioni, grazie. 

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Propongo il rinvio di entrambe, perché visto che parlano entrambe della condizione della donna in certi Paesi o la affrontiamo in modo complessivo - e qui c’è anche la vostra firma, quindi siete perfettamente d’accordo – oppure la mia proposta è: o le manteniamo tutte e due o le rinviamo tutte e due e approfondiamo tutto quello che volete.