03/01/1996
Intervento al Congresso di "Italia Democratica
Ho meditato a lungo se
iniziare il mio intervento con la citazione dell'ormai famosissima
frase pronunciata da Martin Luther King il 28 agosto 1963 durante la
marcia su Washington per i diritti civili.
HO DAVANTI A ME UN SOGNO
Ho meditato a lungo dicevo perchè in quel discorso, in quel nome io
trovo i miei errori e gli errori del mondo al quale appartengo.
Ma forse, proprio perchè uno dei sogni di Martin Luther King si sta
realizzando che io da ex militante dell'MSI ed ora Dirigente di
Alleanza Nazionale posso decidere di partire proprio da quella marcia
del 1963 per portare avanti, e in quella direzione, il mio impegno
politico.
E' stato quel grido di implorazione, di giustizia e di libertà che mi
ha portato a costituire all'interno dell'MSI un comitato contro
l'intolleranza ed il razzismo.
Un comitato che ha avuto l'immediata adesione di molti circoli di
Alleanza Nazionale e che aveva, ed ha, come scopo quello di promuovere
un civile confronto con tutte le forze politiche sul tema
dell'intolleranza, del razzismo e dei diritti civili, senza per questo
dimenticare il diritto alla sicurezza.
Era ed è un invito ad un confronto più sereno, non certo una proposta
di omologazione o un appiattimento.
E' stata una sfida, una provocazione lanciata come una pietra
all'interno del mio Partito ma anche all'esterno.
Una sfida lanciata a tutti coloro che ritengono che la Destra non
debba, non sappia, non voglia occuparsi di questi temi.
E' stato quel grido di implorazione e di giustizia che mi ha fatto
capire quanto profondamente ingiusta ed intollerabile sia ogni
discriminazione e soprattutto quanto questa sia profondamente diffusa
e quanta strada si debba ancora percorrere.
Molto è stato fatto. L'Assemblea Provinciale di Milano dell'MSI e poi
il congresso hanno votato un documento contro l'intolleranza ed il
razzismo da me presentato.
Alleanza Nazionale, grazie soprattutto al suo Presidente Gianfranco
Fini, ha compiuto passi da gigante in questa direzione.
Molta strada è stata fatta anche dalla sinistra, da quella sinistra
che si arrogava il diritto di impartire lezioni di democrazia e
pluralismo e che, in nome della lotta all'emarginazione, emarginava,
demonizzava tutti coloro che la pensavano diversamente.
Ho conosciuto quell'odio, ho vissuto quell'emarginazione, e forse è
anche per questo che non voglio che altri possano essere discriminati
per le proprie idee, per il colore della pelle o per una fede
religiosa diversa.
Io sogno un mondo in cui la cultura della convivenza abbia sviluppato
l'arte, non della "tolleranza", ma dell'accettazione, della
comprensione e soprattutto del rispetto dei diversi.
Io sogno un confronto di forze politiche basato non sullo scontro fra
nemici ma su un confronto fra avversari senza per questo arrivare
all'omologazione, tanto dannosa quanto lo scontro.
Io sogno un mondo dove la politica abbia il primato sull'economia,
inteso come primato degli interessi generali di un popolo rispetto
agli interessi particolari lobbistici ed oligarchici.
Io sogno un mondo nel quale il territorio, le risorse naturali non
siano più considerate come un Eldorado da conquistare o come un
bottino da rubare. Il rispetto che viene dato all'ambiente e l'uso che
viene fatto del territorio da parte di una comunità sono i segni della
sua civiltà, nel senso che rivelano quale valore abbia la difesa della
qualità della vita e come si intenda garantire questo diritto alle
generazioni future.
Non so se questi siano sogni che appartengono più alla Destra o alla
Sinistra. Personalmente ritengo, e di questo sono profondamente
convinta, che non debbano essere monopolio di alcuno ma al contrario
patrimonio comune di ogni movimento politico. Non condivido
quindi le distinzioni fatte ad esempio da Norberto Bobbio fra Destra e
Sinistra. Non le condivido perchè ritengo che gli intolleranti,
gli inquinatori dell'ambiente e della politica abbiano un unico
colore, un'unica matrice, quella dell'egoismo e dell'ignoranza, e a me
questo colore non piace, e sono certa non piaccia neanche a voi.
La strada è ancora molto lunga, c'è ancora molto da fare.
In Regione, con la Commissione Ambiente, da me presieduta, ci stiamo
muovendo in questa direzione. Abbiamo presentato proposte
di legge insieme, ne stiamo preparando altre perché è anche per questo
che siamo stati eletti. Perchè questa è la politica.
Un sogno ad occhi aperti? Forse.
Ma come disse il romantico Lawrence d'Arabia, che io voglio leggere
interamente perché sono parole splendide: "Tutti gli uomini sognano ma
non in modo uguale. Quelli che sognano di notte nelle pieghe polverose
della loro mente, si svegliano al mattino constatando che il loro
sogno era solo vanità. Ma quelli che sognano di giorno sono uomini
pericolosi perchè vedono il loro sogno a occhi aperti e possono
realizzarlo".
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