AREE CONTAMINATE  

 

Mozione n. 0111, che impegna la Giunta a incrementare i propri stanziamenti e a promuoverne altri da Governo e Parlamento per la bonifica delle aree contaminate da rifiuti tossico-nocivi, presentata in data 13 dicembre 1995 a firma dei Consiglieri Ferretto Clementi, Nola, Monguzzi, Farioli, Bonfanti, Locatelli, Bartoli, Pilat, Valaguzza, Della Torre e Agosti­nelli.

Ferretto Clementi

Sarò brevissima e occuperò anche meno dei cinque minuti concessi. Ringrazio iI Presidente per aver dato la possibilità di poter illustrare e poi votare questo ordine del giorno che è relativo allo stoccaggio abusivo di rifiuti tossico nocivi e fa riferimento al problema di Lacchiarella, di Dresano, di Airuno e di altre situazioni analoghe. 

Questa è una mozione presentata dai componenti della Sesta Commissione, la Commissione Ambiente, ed è sottoscritta all’unanimità da tutti i gruppi; come Commissione abbiamo fatto anche dei sopralluoghi, siamo stati a Lacchiarella, siamo stati a Cesano Maderno e abbiamo riscontrato una situazione gravità estrema ed una necessità di interventi veramente urgenti.

Ricordo che per Lacchiarella la situazione è letteralmente esplosiva, perché i serbatoi possono esplodere e distruggere le case fino ad un raggio di ben tre chilometri.

La situazione di Cesano Maderno è stata definita dal Presidente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sui Rifiuti, istituita dalla Camera dei Deputati,  una delle situazioni più gravi mai viste.

Oltre ad esserci recati direttamente sul posto, abbiamo svolto anche numerose audizioni su questo tema sempre con la Commissione Ambiente. E per questo abbiamo presentato questa mozione, perché il nostro altrimenti sarebbe un lavoro inutile, sarebbe vano, perché ci limiteremmo solamente ad inseguire le emergenze, senza poter intervenire.  E per smettere di inseguire le emergenze è necessario trovare i fondi e gestirli nel modo più trasparente possibile.  E' necessario inoltre intervenire anche a livello legislativo. Sono infatti necessarie leggi più severe contro i danni ambientali, perché si deve stabilire, ribadire ed affermare il principio che “chi inquina paga”.

Se per bonificare le aree si utilizza denaro pubblico queste devono poi essere confiscate perché non si può permettere che i privati si arricchiscano a spese dell’ambiente, dell'amministrazione e soprattutto della salute dei cittadini. 

È necessario intervenire con molta attenzione anche sul rilascio delle autorizzazioni e  sui controlli. Solo così  infatti potremo evitare di inseguire continuamente le emergenze e di correre disperatamente da un’emergenza all’altra; perché è ora di prevenire e di porre un freno allo scempio del territorio, allo scempio dell’ambiente; perché il territorio e l’ambiente appartengono  a tutti noi, ma appartengono anche alle future generazioni e noi abbiamo il preciso dovere di trasmettere loro un territorio intatto.