(Seduta del 17/12/2009 

Arg. n. 3 – ODG – Mozione n. 353 di censura nei confronti dell’Assessore regionale dell’Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, in data 23 novembre 2009, a firma dei Consiglieri Spreafico, Porcari, Mirabelli, Tosi, Sarfatti, Oriani, Concordati, Valmaggi, Benigni, Civati, Gaffuri, Prina, Adamoli, Fabrizio, Guindani, Squassina Arturo, Cipriano, Muhlbauer, Zamponi, Squassina Osvaldo, Storti e Saponaro, ). 

Grazie Presidente. Avrei mille e più motivi per votare questa mozione di sfiducia e non solo per comprensibili questioni personali. Certo è evidente che la colpa della crisi non possa essere dell’Assessore e che un Assessore regionale non possa che tentare di tamponare una situazione di congiuntura internazionale ben difficile da governare a livello regionale.

La capacità di un capitano, si vede  non tanto quando il mare è calmo e c’è quiete, ma durante un periodo di tempesta, laddove ci sono gli imprevisti, laddove ci sono delle difficoltà, laddove ci sono delle controversie. È lì che si vede la differenza tra chi sa condurre una nave in un modo appropriato e chi invece è inadatto.

È appunto in questi momenti di crisi, che certo non possono essere imputati all’Assessore - bisogna tentare di governare ed affrontare i problemi ed è evidente che Regione Lombardia qualcosa possa e debba fare. Io non voglio intervenire più di tanto sulla questione, anche perchè vicende personali trascorse non mi danno la serenità necessaria per parlare come vorrei della vicenda. Mi soffermo soltanto su una questione che ritengo fondamentale e che giustifica anche la mia decisione di non partecipare al voto di questa mozione. 

Io ho un modo di intendere la politica e di fare politica nella quale al primo posto c’è la fedeltà al mandato e il rispetto degli impegni presi. Se sono in questo Consiglio regionale lo sono grazie agli ottomila elettori che hanno scritto il mio nome e mi hanno votato, ma queste persone mi hanno votato all’interno di una coalizione, all’interno di un Partito politico, e non importa se questo Partito politico non c’è più. Non importa se questo Partito politico mi ha espulsa ingiustamente. Quello che conta è che io ho chiesto il consenso e ottenuto questi voti all’interno di una coalizione, all’interno di un Partito, ed è evidente - questo è il mio modo di intendere e di far politica – che io non possa utilizzare il consenso che ho ricevuto in un determinato modo per votare contro un uomo di Alleanza Nazionale, anche se – ripeto – questo Partito non esiste più e mi ha addirittura ingiustamente espulso.

Per questi motivi io non parteciperò alla votazione di questa mozione di sfiducia, anche se riguarda un Assessore che risponde al nome di Romano La Russa. Grazie.