CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA Arg. n. 8 – ODG – Proposta di atto amministrativo n. 0119: “Articolazione tematica, determinazione dell’ammontare e criteri di ripartizione tra i comuni dei finanziamenti per gli interventi regionali di cui agli artt. 9 e 12 della l.r. 20 marzo 1980, n. 31, in attuazione del diritto allo studio per l’anno 2007”. Grazie, Presidente. Io voterò ovviamente a favore di questo provvedimento, così come faccio ogni volta che questo tipo di provvedimenti arriva in aula, e lo faccio con profonda convinzione e non certo perché seguo la disciplina di Partito o di maggioranza. Se c’è un tema del quale sono fortemente convinta è proprio questo dell’educazione, della libertà di educazione. Credo che il buono scuola costituisca un aiuto, una possibilità, un contributo alle famiglie e non si tratta sempre di famiglie benestanti; certo, ci sono anche quelle, ma essere benestanti non è una colpa, così come non lo è il poter scegliere la scuola migliore per i propri figli. Accanto a quelle famiglie che molti di voi definiscono benestanti, voglio ricordare che ci sono tante altre famiglie che benestanti non sono, che magari preferiscono investire sull’educazione dei propri figli, risparmiando sulle vacanze e su tante altre cose, pur di assicurare loro un futuro migliore. Ecco, io credo che queste famiglie non debbano essere colpevolizzate, ma debbano essere, al contrario, aiutate, anche perché, se poi andiamo vedere, per l’Amministrazione pubblica in generale il fatto che una famiglia decida di iscrivere il proprio figlio in una determinata scuola piuttosto che in un’altra rappresenta anche un risparmio economico che nessuno mai gli riconosce. Questo perché le famiglie che mandano i propri figli alle scuole private... quelle che voi definite benestanti, oltre a pagare le tasse, pagano poi anche un’altra scuola, e quindi pagano due volte un servizio che dovrebbe essere un diritto, perché l’educazione è un diritto, così come è un diritto la possibilità di scegliere. Per questo mi sembra profondamente sbagliato penalizzarle o colpevolizzarle. Trovo anche profondamente curioso il fatto che coloro che adesso ci accusano di destinare troppo poco per alcune fasce di studenti, come quelle degli studenti disagiati e meritevoli, siano poi gli stessi che quando in Commissione – e lo dico con orgoglio – su mia proposta abbiamo introdotto questo sistema, si sono fortemente opposti e hanno votato contro. Sono cioè gli stessi che non volevano che la Regione Lombardia destinasse dei contributi per gli studenti non solo disagiati ma anche meritevoli. Probabilmente, solo perché a sentire la parole meritevole a qualcuno si rizzavano i capelli in testa. Fortunatamente comunque anche a sinistra qualcosa è cambiato e quindi il merito non è più una parolaccia, non è più un’offesa, e qualcuno magari inizia anche a riscoprirne l’importanza. Io ricordo sempre che tutti possono sbagliare e tutti possono cambiare, ma che voi veniate in aula a farci la ramanzina, dicendo che destiniamo troppo poco per quelle categorie che voi non volevate nemmeno riconoscere mi sembra veramente incoerente ed ipocrita. Certo servono più contributi per l’educazione; anche se la Regione Lombardia sta investendo molto, molto di più rispetto a quello che fanno le altre Regioni, può sicuramente fare ancora di più, perché investire sull’educazione, investire sulle giovani generazioni, è decisamente il miglior investimento che un’Amministrazione, che un’Amministrazione pubblica, che coloro che fanno politica possano fare per raggiungere l’obiettivo per il quale – credo – al di là delle singole vedute, al di là delle diverse soluzioni proposte, tutti noi facciamo politica, che è quello di migliorare la qualità della vita e di garantire un futuro migliore ai nostri figli. Ecco, io credo che
l’educazione sia lo strumento e l’investimento principale. Riguarda
tutti: riguarda le scuole pubbliche e anche le scuole private, ed è
per questo che, come ogni anno, ogni volta che arriva un provvedimento
a favore dell’educazione e della libertà di educazione, il mio voto è
sempre assolutamente favorevole. |