(Seduta del 1/12/2005 Mozione n. 83, in data 17 novembre 2005, concernente iniziative per la tutela della vita e per il riconoscimento del valore sociale della maternità. Abbinata a: Mozione n. 88, in data 1 dicembre 2005, concernente l’attuazione della Legge 194 con particolare riguardo alle azioni di valorizzazione, qualificazione e potenziamento del ruolo dei consultori.)
Grazie. Credo sia estremamente importante ricordare che stiamo trattando un argomento che non riguarda solo le donne. Ogni volta che si affrontano discorsi di questo tipo si tende a parlare esclusivamente delle donne, ma il dramma dell’aborto, perché comunque di dramma si tratta, non colpisce solo le donne, ma anche gli uomini, i padri e soprattutto i bambini. Credo che tutto questo vada ricordato ogni tanto, perché la maternità non è una questione che riguarda esclusivamente le donne. Riguarda anche l’uomo perchè il padre non è un turista. Ritengo inoltre che sia importante stabilire anche un altro principio, ricordato anche dalla Presidente Dalmasso. Sono fermamente convinta, che l’uomo non abbia alcun diritto di interrompere una vita. La cosa strana è che siamo tutti d’accordo nel giudicare la pena di morte una barbarie e fortunatamente nessuno qui dentro la propone per nessuno, neanche per chi si è macchiato di reati orrendi, e poi ci dividiamo sul fatto che sia possibile condannare a morte colui che invece di reati non ne ha compiuti affatto. E questo è strano e ritengo debba essere sottolineato. Credo che uccidere un essere umano sia sbagliato, comunque, perché la vita non ci appartiene, non è di nostra proprietà, e per chi lo fa ci sono anche delle conseguenze giuridiche. C’è infatti fortunatamente una presa di posizione coerente del nostro diritto anche contro atti quali l’eutanasia, l’utilizzo della droga - che è semplicemente un modo per uccidersi… Non siamo padroni nemmeno della nostra di vita, figuriamoci della vita altrui. Ma voglio andare oltre questa questione e voglio farlo con estrema coerenza in questo Consiglio regionale. Non capisco, veramente non capisco, come sia possibile da una parte sostenere una legge per i diritti degli animali o schierarsi contro la caccia, perché si uccidono o si violano i diritti degli esseri viventi – e voi sapete benissimo quante volte in questo Consiglio regionale io abbia preso la parola contro la caccia e a favore dei diritti degli animali – tutelando dunque i diritti del prispolone e poi dimenticarsi dei diritti del bambino. Eh no. Penso che questo non si possa fare. O c’è un diritto dell’essere vivente o non c’è. O c’è il diritto a nascere e non essere considerati esclusivamente un grumo di sangue - perché così a volte sembra si riduca ed essere considerato l’uomo - o non lo si è. E la stessa cosa vale per la vivisezione. Possiamo inalberarci e contrastare - ed io lo faccio fermamente - le leggi che permettono la vivisezione e poi permettere che si possano fare esperimenti sull’essere umano, sul feto - che è un essere umano? Io credo assolutamente di no. E poi in coerenza, ho sentito tante volte occupandomi d’ambiente, e lo condivido fermamente, che si deve rispettare il principio della massima precauzione, un principio molto utilizzato nel diritto ambientale quando si rischia di mettere a repentaglio la salute umana. Io lo tengo sempre presente e voi lo sapete molto bene in quest’aula... il principio della massima precauzione deve essere considerato parlando di elettrosmog, di OGM... e quindi non vedo perché non debba essere chiamato in causa quando si tratta di un essere vivente. Certo non basta dire “siamo contro l’aborto” per tutelare la famiglia, occorre anche e soprattutto sostenere la famiglia e soprattutto pensare anche a quei bambini che una volta messi al mondo non vengono tutelati. Anche su questo vorrei anzi voglio fermamente richiamare il Consiglio regionale, e ho concluso, al fatto che quanto è previsto nella legge sulla chiusura degli orfanotrofi che deve avvenire entro il 31 dicembre 2006, qualcosa si debba e sia doveroso fare.
Per quanto riguarda la mozione dell’opposizione. L’ho letta e riletta. Può darsi che mi sia distratta, e quindi chiedo, ma mi pare che qui non ci sia nessun riferimento al diritto alla vita, Credo che questa sia la profonda differenza: si parla del diritto alla salute ma non c’è alcun riferimento alla tutela della vita umana fin dal suo concepimento.
Quindi la proposta è
che venga almeno inserito questo, perché se questo non viene inserito
nella mozione, se nella mozione non si parla della tutela della vita
umana e della difesa fin dal suo inizio evidentemente non ci può
essere un punto d’accordo, perché noi siamo a favore della vita. |