Seduta del 18 dicembre 2000


Comunicazione del Presidente della Giunta - ai sensi dell’articolo 51 del Regolamento interno - in merito alla vicenda dell’Assessore Bertani.


FERRETTO CLEMENTI Silvia 

Presidente, purtroppo, assistiamo troppo spesso ad una specie di sceneggiata. Accade infatti che quando a ricevere l’avviso di garanzia è un esponente di sinistra lo schieramento di appartenenza fa quadrato attorno a questo esponente.
L’ultimo caso, anche in provincia di Milano, è relativo alla vicenda del Sindaco di Bollate. Anche qui la sinistra si è stretta intorno al proprio Sindaco e ovviamente si è guardata bene dal richiederne le dimissioni, anzi.  Gli ha dato tutto l’appoggio.

La Magistratura può essere, corretta, libera e democratica o, al contrario del tutto delegittimata a secondo di chi è il destinatario del suo avviso di garanzia. Voglio citare solo alcune frasi riportate dal Consigliere Monguzzi nei confronti della Magistratura solo un anno fa, dopo che egli stesso aveva ricevuto un avviso di garanzia relativo alla discarica di Cerro. Il Consigliere Monguzzi - cito testualmente, visto che è si tratta di un’intervista a Telelombardia che non è mai stata smentita - ha detto: “E’ una magistrata secondo me in totale confusione mentale”, beh, io non voglio entrare nel merito, ma voglio dire che non si possono usare due pesi e due misure.   Come può essere  che alcuni Magistrati non siano totalmente in grado di intendere e volere - praticamente pazzi - se osano mettere in discussione l’operato di un Assessore o ex Assessore appartenente alla sinistra ed essere, invece, totalmente responsabili, indipendenti, liberi e democratici quando, invece, mettono sotto accusa un esponente del Centrodestra?

Credo che questo non sia un atteggiamento corretto.
Il malcostume in politica, la politica delle raccomandazioni e dei favori è un dramma e lo è non solo a livello lombardo ma a livello nazionale.
Io prima di fare il Consigliere regionale ero un’insegnante precaria, facevo la supplente, di quelle che aspettano la telefonata al mattino per sapere se possono o no lavorare, senza alcuna copertura per malattia o altro. Nella scuola dove facevo questo tipo di supplenze mi è capitato di trovare delle persone che sapevano che ero precaria, quindi l’ultima degli ultimi, ma sapendo anche che mio marito era Consigliere comunale a Milano, esponente dell’opposizione e, quindi, con la possibilità, secondo loro di fare, dei favori, e si rivolgevano a me per cercare un posto di lavoro. Questo ci dà l'idea del livello che ha raggiunto il malcostume. Un livello veramente insopportabile per la nostra società. Un malcostume nazionale che è, evidentemente in qualche modo permesso dalle leggi nazionali che ne consentono l'applicazione all’interno di ogni palazzo.

Ci sono leggi infatti che non solo permettono, ma facilitano la corruzione. Ed è su questo che dobbiamo intervenire. Dobbiamo intervenire su quei meccanismi attraverso i quali la corruzione entra nel palazzo, e sono moltissimi. Giustamente si parla di responsabilità, in Regione Lombardia. Abbiamo fatto la legge 16 che distingue nettamente le responsabilità degli Assessori da quelle dei dirigenti.  Ma quando c’è discrezionalità ci vuole anche responsabilità e finora di dirigenti che abbiano pagato per comportamenti scorretti nei confronti della popolazione, ma soprattutto dell’amministrazione, non se ne sono ancora visti.
Bisogna intervenire sulla pubblicità, sull’informazione di quello che avviene all’interno dei palazzi e noi, come Regione Lombardia possiamo essere d'esempio a tutti. Le informazioni, la pubblicizzazione che avviene sul BURL di molti atti è del tutto insufficiente. Serve più trasparenza e maggiore informazione a tutti i livelli istituzionali.

Credo indispensabile costituire al più presto, oltre che a livello regionale anche nazionale, un’anagrafe nazionale degli appalti, nella quale vengano registrati i ritardi nelle realizzazione delle opere e tutte le irregolarità connesse. Poi non è difficile comprendere perché si costituiscono i cartelli!  E’ possibile che nessuna impresa rispetti mai i tempi e le modalità di esecuzione? E’ possibile che nessuna impresa possa mai essere responsabilizzata e costretta a pagare per i suoi ritardi ed errori?
E le amministrazioni, beffa nella beffa, si ritrovano poi costrette a riaffidare i lavori a quelle stesse imprese!

Credo che per quanto riguarda la legge e i meccanismi di potere ci sia veramente molto da fare, sia a livello nazionale che a livello regionale, e per questo è necessario ci sia la volontà di sconfiggere e contrastare un sistema politico che è deleterio per l’amministrazione stessa oltre che i cittadini.

Inutile ribadire che uno fa o dovrebbe far politica per migliorare il mondo esterno, perché crede in un mondo migliore o in una società migliore. Troppo spesso purtroppo si fa per mero interesse con i risultati, nelle amministrazioni pubbliche, che sono sotto gli occhi di tutti.

Il mio è un appello per il quale ho presentato anche qualche proposta di soluzione. Credo che sulle soluzioni e sulle proposte si debba però lavorare molto di più. Le Commissioni d’inchiesta sono importanti, ma bisogna prima di tutto comprendere i meccanismi attraverso i quali la corruzione si annida nel palazzo.

Ho vissuto un’esperienza personale anche come Presidente della Commissione Ambiente, un settore particolarmente delicato e molto pericoloso. Un settore per il quale invito fare molta attenzione. Per esempio.  Una cosa che può sembrare banale: la gestione dell'ordine di presentazione delle domande (mi riferisco ai famosi pareri al Ministero che come Commissione ambiente dovevamo e dobbiamo dare). Quest'ordine ha un'importanza fondamentale perchè fa una grossa differenza se questi pareri al Ministero vengono espressi nel giro di una settimana, di un mese o se restano nel cassetto per cinque anni. Io ritengo che, in alcuni casi, la discrezionalità nello stabilire l'ordine di esaminazione sia eccessiva.  E' indispensabile stabilire un criterio d'ordine al quale attenersi (per esempio cronologico per ordine di arrivo) così da impedire che qualcuno o qualche organizzazione, possano attraverso canali strani o anche, più spudoratamente, presentandosi direttamente alla stessa amministrazione per chiedere favori (come poter accelerare una pratica, fare sì che un parere al Ministero venga affrontato in una settimana, piuttosto che in tre anni).