Ritengo questa affermazione, in linea con la solita presunzione in base alla quale gli unici depositari della verità e della conoscenza sarebbero le sinistre, particolarmente offensiva, e in questo ravviso il fatto personale. La ritengo offensiva anche perché, tra l’altro, oltre alle credenziali ricordo che non ho certamente bisogno di andare a vedere i libri di mio figlio, perché ho frequentato le lezioni e ho anche dato l’esame di storia contemporanea all’Università Statale di Milano (e parlando di Università Statale capirete bene che i professori non potevano certamente essere considerati di destra) prendendo un bel trenta. Credo dunque di conoscere molto bene la storia di questo Paese, e non solo di questo Paese. Per quanto riguarda invece il Consigliere Lombardi, sarebbe bene, visto che non posso ricambiare l’invito e dirgli di andare a leggersi i libri di storia (dei crimini compiuti dal comunismo i libri di storia non parlano) che, passando dalle parti di Trieste, dopo essere andato giustamente alla Risiera di San Sabba, si recasse anche alle foibe di Basovizza, dove i suoi compagni, i suoi amici comunisti, di ricordi ne hanno lasciati tanti, e non certo nel senso di libertà e di democrazia. Se bisogna combattere per la libertà e per la democrazia, bisogna farlo a 360 gradi, perché non ci sono criminali buoni e criminali cattivi, non ci sono dittature giuste o dittature ingiuste. E non mi sembra di aver visto né lei, né il suo partito fare alcuna manifestazione quando le libertà venivano calpestate a Budapest, a Praga, a Kabul o, addirittura, solo poco tempo fa, in piazza Tien-An Men, non l’ho vista, anzi ho visto molti della sua parte politica rivendicare quelli che erano i suoi compagni di partito. E si ricordi anche di andare a deporre un fiore per le vittime del comunismo.
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