Messaggio Originale --
To: <silvia.ferretto@tiscali.it>
Subject: Segnalazione
Date: Fri, 16 Sep 2005 14:16:07 +0200

Buongiorno,
Le scrivo perchè seguo le sue azioni ed iniziative politiche e condivido pienamente le sue idee in tale campo .
Una questione fra tutte mi preme capire: gli zingari sono nomadi eppure in Italia esiste una realtà diversa da quella conosciuta dall'opinione pubblica ed è quella molisana.
La mia famiglia è di un piccolo paese in provincia di Campobasso; tale paese, sicuramente poco conosciuto, ma molto caratteristico e di natura agricola, convive da sempre con gli zingari che lì hanno dimora, soldi, ricchezza, case, palazzine acquistate e costruite con le loro mani, si vestono bene, e sono ingioiellati e sposati; non si lavano molto, non mandano sempre i figli a scuola, ma fanno la spesa hanno un potere di acquisto notevole e sono una parte, una classe, agiata della regione.
Da secoli infatti uno dei cognomi più frequente nel Molise, in Puglia e in Abruzzo è Zingaro.
Vorrei capire perchè allora noi concediamo loro di non mandare i figli a scuola, di non pagare le tasse, di vivere e molestare sui nostri terreni e di vederli vagabondare nelle città e scippare le persone in metropolitana (tutto visto con i miei occhi non per sentito dire ...).
E abbiamo il mediatore italiano della cultura rom che ci spiega che è la loro cultura. Qualcuno vada nel nostro paese e si renda conto come vivono civilmente queste persone senza infastidire nessuno anzi rispettati e molti lavoratori.
Gli uomini.
Le donne invece prima vanno a chieder l'elemosina negli autogrill e poi si ripuliscono e tornano ogni tot di tempo in Molise e la sera tutti ben vestiti li vedi alle feste di paese con bei completi bianchi giacca e pantaloni che salutano la gente.
Mio nonno che fa il camionista spesso incontra zingare sporche che non riconoscendolo gli raccontano la solita ramanzina della povertà, dei figli etc etc poi si presenta e loro "ah mi scusi sa non l'avevamo riconosciuta" .
Ed io che ho un unico desiderio laurearmi, non avendo padre e avendo una madre con qualche problemino che non vuole farsi curare, col cognome di mio nonno che benestanti non ci hanno mai aiutati. Non ci ha mai dato nulla nessuno e sin dalle superiori ho dovuto lavorare per pagarmi i libri, la retta e mangiare. Anzi spesso non ho mangiato e non mi sono mai comprata un vestito, usavo quelli usati di mia zia o aspettavo la carità di mia nonna che a natale mi regalava un pantalone comprato al mercato. Io non sono mai andata a rubare e oggi vivo sola con un lavoro precario ma con quel vuoto della cultura. Mi sono diplomata, nemmeno al liceo classico dove frequentavo con ottimi voti ma ad un istituto tecnico per poter studiare e lavorare la sera più facilmente.
E l'università non riesco a pagarla tra affitto e cibo perchè quando faccio il 730 o il 740 con questa cosa che cambio lavoro ogni 5 mesi devo pagare le tasse e avere un reddito sballato magari per quei 5 mesi che mi capita di lavorare con contratto interinale e qualche euro preso in più ma utilizzato per aiutare mia madre non riesco poi a pagarmi la retta .
Io continuerò a camminare sulla retta via con questo rimpianto che addolora ogni mia giornata e loro continueranno a rubare e a chieder l'elemosina.
Io non ho una casa mia ma pago 650 euro di affitto e loro...