-- Messaggio Originale --
To: "silvia ferretto" <silvia.ferretto@tiscalinet.it>
Subject: "Storia contemporanea, sulle foibe"
Date: Tue, 13 Jan 2004 16:48:24 +0100
Cara "laureanda",
ho letto ieri l'articolo che la pagina milanese de "Il Giornale" le ha
dedicato e, come vede, mi permetto rivolgermi a lei con molta
familiarità.
Vedendo la sua foto mi verrebbe più naturale darle addirittura del tu,
ma non mi spingo a tanto! Mi permetto questa confidenza per la
differenza delle nostre età (sono già nonno di quattro nipotini ed il
mio figlio maggiore ha gli stessi suoi anni) ed anche per la simpatia
che lei mi ha sempre ispirato, pur conoscendola assai poco.
Innanzitutto le faccio i miei complimenti per i suoi molteplici
impegni; non so come lei faccia a conciliare contemporaneamente tanti
ruoli importanti.
Confesso di provare un senso di ammirazione e d'invidia. Beata
giovinezza...., quando è ben spesa!
Spero ora che saprà trovare il tempo anche per leggere questo mio
messaggio.
Con particolare interesse ho appreso il titolo della tesi che sta
preparando e gradirei molto averne una copia quando sarà ultimata.
La prego di informarmi se e come ciò sarà possibile.
Il motivo di questo mio interesse è legato al fatto che la mia
famiglia, di origine dalmata, è stata direttamente colpita dalla
tragedia della foibe. Infatti una sorella di mio padre è stata
arrestata, seviziata e poi fatta sparire (infoibata?) durante
l'occupazione di Trieste da parte dei partigiani jugoslavi nel maggio
del 1945.
Sull'eccidio di migliaia di italiani dell'Istria e della Dalmazia per
troppi anni la classe politica dominante ha cercato di stendere un
deprecabile velo di oblio, che ha permesso l'ignoranza e la
deformazione della storia di quegli eventi.
Io stesso, che all'epoca avevo dieci anni, per molto tempo ho
attribuito la scomparsa della cara zia ai partigiani titini;
solo da poco ho saputo che il suo arresto e le successive torture
furono in realtà opera di italiani, partigiani comunisti messisi al
servizio delle truppe di Tito.
E questo è per me ancor più grave, specie per le responsabilità
politiche e morali di personaggi e formazioni politiche ancora
presenti sulla scena nazionale.
Da alcuni anni ho deciso di costituire un piccolo archivio familiare
su quegli eventi, affinché i miei figli e nipoti ne possano avere una
corretta conoscenza. Mi farebbe piacere che in questo archivio
ci fosse anche la sua tesi.
Nel 1997, quando la Procura della Repubblica di Roma avviò il processo
contro alcuni responsabili di quegli eccidi, ritenni opportuno inviare
una mia memoria sul caso della mia zia e su alcune segnalazioni
relative ai responsabili ricevute molti anni dopo.
Se lo riterrà in qualche modo utile per la sua tesi sarò lieto di
trasmetterle una copia di questa mia memoria.
La saluto cordialmente e di cuore le dico "in bocca al lupo"
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