Pubblicato
sull'inserto "Il Consiglio Regionale della Lombardia"
distribuito con tutti i quotidiani - dicembre 2001
Il
diritto di accesso ai documenti amministrativi è formalmente sancito da
una legge nazionale – L. 241 del 1990. L’approvazione
di questa legge costituisce una pietra miliare nel perseguimento di una
maggiore trasparenza nell’operato della pubblica amministrazione, dando
ai cittadini – almeno sulla carta - la possibilità di controllare gli
amministratori e tutelare maggiormente i propri interessi legittimi. Sono
passati più di dieci anni da allora ma molto si deve ancora fare per
garantire pienamente e praticamente il diritto all’informazione. Perché
la legge sia realmente utile ed assuma una valenza pratica è
indispensabile che i cittadini vengano informati dell’esistenza delle
leggi, dei regolamenti e degli atti amministrativi (concorsi,
finanziamenti, agevolazioni, appalti) perché solo così potranno
conoscerne l’esistenza, le scadenze e i requisiti necessari per
potervi accedere. Pubblicizzare
la possibilità di ottenere un finanziamento regionale, per esempio, è
molto importante e per far questo non basta il BURL – pubblicazione
regionale di leggi e atti amministrativi – che è letto da pochi e non
certo dai cittadini. E’
evidente, per fare un esempio, che se i cittadini non sanno che la Regione
dà dei contributi per la diffusione dei veicoli elettrici, nessuno ne
potrà mai fare richiesta o la faranno solo quei pochi che in qualche modo
saranno riusciti a venirne a conoscenza. Sul
sito della Giunta (www.giunta.regione.lombardia.it) sono già disponibili
informazioni sui contributi erogabili dalla Regione ma questo non basta. Così
come rendere disponibile su Internet tutte le informazioni delle attività
delle Commissioni e dell’Ufficio di Presidenza, sarà senz’altro un
altro importante passo avanti per garantire una maggiore trasparenza e
permettere un’attiva partecipazione ai lavori consiliari da parte di
soggetti esterni (enti locali, associazioni ma anche dei singoli
cittadini), ma non sarà tuttavia sufficiente. E’
indispensabile dunque avvalersi di forme di comunicazione personalizzate,
interattive e dirette ed è per questo che tutte le iniziative regionali
devono essere disponibili su Internet ma anche e soprattutto pubblicizzate
attraverso i principali quotidiani e le tv locali – cosicché anche
coloro che non hanno dimestichezza con gli strumenti informatici possano
venirne a conoscenza ed essere così realmente in grado di beneficiarne. Se
è dunque indiscutibile che i livelli di indirizzo e di controllo delle
politiche pubbliche debbano cercare nuove modalità operative e di
espressione è anche vero che si deve puntare a privilegiare l’aspetto
della pubblica utilità.
Silvia Ferretto Clementi
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