“La vera sfida è non farsi cambiare dalla politica”

Alice incontra Silvia Ferretto, consigliere regionale della Lombardia (AN): “La mia proposta di legge per ridurre del 30% le indennità dei parlamentari e dei consiglieri regionali. L’assenteismo è una piaga che può essere combattuta con la trasparenza”. 

Silvia Ferretto, consigliere Regionale in Lombardia di AN, è componente dell'Assemblea Nazionale e della segreteria regionale del partito. Laureata in Scienze Politiche all'Università Statale di Milano con una tesi sulle foibe (“Foibe, la storia sepolta di una tragedia italiana”). Ha iniziato giovanissima la sua attività nel Fronte della Gioventù. Dirigente Nazionale della destra universitaria. Nel 1995 è stata eletta Consigliere Regionale (collegio di Milano) per Alleanza Nazionale con 4.200 preferenze. E' stata promotrice di diverse petizioni popolari: i) per il sequestro dei beni ai politici corrotti e ai mafiosi; ii) contro il fanatismo islamico; iii) contro la concessione dell'indulto; per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (eliminazione del rimborso elettorale).

Da quanti anni fa politica?

Faccio politica da quando avevo 16 anni. Erano tempi difficili, ma anche ricchi di una tensione ideale. E' proprio allora che è nato il mio desiderio rivoluzionario di combattere le ingiustizie per creare un mondo nuovo, più giusto, più bello. Un mondo dove potesse essere l'interesse generale della comunità a prevalere, e non quello particolare, del singolo o di una lobby. Un mondo che fosse basato sul rispetto delle diversità e sulla valorizzazione dei meriti.

Che ne è stato dei suoi sogni?

Purtroppo si sono scontrati con la realtà. L'impatto non è stato indolore, ma lo spirito è rimasto lo stesso... anche se sempre più spesso mi rendo conto che, forse, la vera sfida non è cambiare il volto della politica - come ho sempre scritto nei miei manifesti elettorali - ma di non farsi cambiare dalla politica. Riuscire, cioè, a sentirsi a posto con la propria coscienza facendo il proprio dovere e restando con le mani pulite.

Di che cosa si è occupata principalmente in questi anni in consiglio regionale?

Sono moltissimi i temi di cui mi sono occupata. Nel mio sito www.ferretto.it è riportato un resoconto dettagliato di tutto il mio operato che spazia un po' in tutti i campi ma i più approfonditi restano forse la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti dei cittadini.

La sua ultima battaglia, quella per le dimissioni del direttore regionale lombardo di Trenitalia, è terminata con un successo, si ritiene soddisfatta?

Sì molto, anche se credo rappresenti in realtà solo il primo passo. Il servizio ferroviario, oltre ad essere insicuro, è anche pessimo. E' su questi disservizi che ho raccolto migliaia di firme tra i pendolari e presentato una mozione in Consiglio Regionale firmata anche da tutti i gruppi. Una trasversalità di consensi che mi ha consentito di raggiungere il primo obiettivo: quello di sostituire il responsabile regionale di Trenitalia.

Pochi giorni ha tenuto anche una conferenza stampa sui costi della politica...

Sì, durante la conferenza ho illustrato i risultati della petizione contro il finanziamento pubblico ai partiti (n.d.r. contro il rimborso elettorale), presentando le 20 mila firme raccolte in un lasso di tempo brevissimo. Il finanziamento pubblico ai partiti, da anni entrato in un circolo vizioso, è un pozzo senza fondo, che contribuisce a far lievitare in modo esponenziale il costo della politica. La corsa al rialzo della competizione deve assolutamente essere bloccata e ridimensionata, eliminando gli sprechi. Credo che andrebbero rese pubbliche - consultabili via internet e pubblicizzate con inserzioni e spazi pubblicitari su giornali, radio e tv - una serie di informazioni che ogni cittadino dovrebbe avere il diritto di conoscere: presenze degli eletti alle sedute e alle votazioni, proposte di legge, interrogazioni, mozioni, ordini del giorno presentati e interventi in aula. Tutto ciò consentirebbe ai governati, oltre che di esercitare un controllo, anche di disporre delle informazioni necessarie per valutare l'operato di chi li rappresenta. Per l'elettore è fondamentale conoscere non solo ciò che chi ricopre le cariche elettive vorrebbe fare, ma anche e soprattutto ciò che fa concretamente e quanto tempo vi dedica. L'assenteismo è una piaga che può essere combattuta attraverso la trasparenza. Sempre in merito alla riduzione dei costi della politica, ho anche depositato una proposta di legge con la quale si chiede di ridurre del 30% le indennità dei parlamentari e dei consiglieri regionali.

I suoi colleghi in consiglio come l'hanno presa?

In questo campo la trasversalità è assoluta. Esistono due categorie di persone: coloro che credono nella Politica e cercano di rendersi utili, e coloro che pensano solo a se stessi ed ai propri interessi.

I primi hanno ovviamente accolto positivamente la mia proposta, gli altri, evidentemente, no.