Tratto dall'Informatore Municipale del Comune di Novate Milanese - aprile 1989 UNA
BATTAGLIA PER LA VITA In Consiglio Comunale mesi fa si
è discusso del problema della droga. Lo si è fatto perché il Msi aveva
presentato un ordine del giorno. In quella seduta di Consiglio Comunale si
era giunti alla decisione che anche a Novate andava studiato il problema e
per questo fu proposto di interessare le commissioni competenti. Sono passati mesi e mesi e del
problema non sI è più parlato. Con questo articolo vogliamo ritornare a
parlare, ma siccome abbiamo già espresso la nostra posizione in merito,
vogliamo ampliare il dibattito e dare la parola a Vincenzo Muccioli,
fondatore della Comunità di San Patrignano. Muccioli scrive in un articolo
apparso su "All'orizzonte" che è un giornale del Fuan
(organizzazione universitaria del Msi): "Le risposte che fino ad oggi
sono state date al problema della tossicodipendenza sono state quasi sempre
chiacchiere. Non sono servite a nulla tranne che a potenziare il fenomeno ed
il degrado in cui i tossicodipendenti si trovano e dal quale, da soli, non
riescono ad uscire. Il diritto alla modica quantità
ha provocato danni enormi: ha permesso il ramificarsi del piccolo spaccio e
ha allargato la tossicodipendenza, che grazie al diritto acquisito alla
droga ha coinvolto una fascia d'età sempre inferiore. In comunità arrivano
bambini di 14 anni'". Ed ancora Muccioli riguardo la
comunità terapeutica scrive: "Il compito della comunità
terapeutica, a mio avviso, è quello di aiutare l'individuo, il giovane,
l'uomo, a reimpadronirsi della propria personalità e di sostenerlo in
questo compito perchè non fletta di fronte alle difficoltà. Smettiamo di nasconderci dietro
frasi di comodo e sofismi: la violenza, la libertà. Quale libertà? Quella
di un tossico? Quella di andarsi a bucare? Ma forse chi parla di questa
libertà prende soldi dallo Stato, e ricatta le Istituzioni avvalendosi del
panico e del disorientamento che il problema determina, sfruttando un
meccanismo che purtroppo è innato in ogni uomo: penalizzare gli altri per
giustificare il proprio non fare abbastanza". Conclude Muccioli: "… E soprattutto vorrei
pregare i politici di ascoltare le nostre esigenze: leggi chiare che ci
tutelino, che scongiurino la possibilità che la nostra opera vada
vanificata come spesso succede. La Magistratura è una struttura che va
difesa. E' una struttura gestita dagli uomini, e se alcuni di questi uomini
non hanno maturato in sé stessi una profonda base sociale di umanità, non
danno il servizio che dovrebbero, ma esercitano soltanto un potere. E questo non può esistere. Allora
servono leggi chiare per ovviare a questi inconvenienti. La modica quantità. Qual è la
modica quantità? Solo un legislatore che non conosceva un tubo di
tossicodipendenti, scusate, solo lui poteva fare una legge così imprecisa.
La modica quantità non ha senso. Bisogna dare risposte concrete se
vogliamo combattere la tossicodipendenza, bisogna congelare i procedimenti
giuridici di chi è impegnato in programmi di riabilitazione e depenalizzare
chi riesce a riscattarsi. Credo che chi riesce a rispolverare la propria
onestà, dopo aver attraversato esperienze di questo tipo, abbia già,
abbondantemente pagato il debito con la società e la giustizia. Nell'insieme comunque il pensiero di questa straordinaria persona è riportato fedelmente. Ci auguriamo che possa essere d'aiuto a tutti coloro che si occupano del problema e che possa risvegliare la memoria a chi a Novate avrebbe dovuto approfondire il problema. Gruppo Consiliare MSI |