Tratto da
“L’arte Bianca” – 22 luglio 1996
Non si può aprire un ipermercato a due passi da una
mega discarica.
E' quanto ha dichiarato Silvia Ferretto, Presidente
della Commissione Ambiente della Regione Lombardia, intervistata da L'Arte
Bianca.
Non si ferma la battaglia della Federazione contro l'arroganza della Grande
Distribuzione.
I nostri
lettori rimarranno increduli alla notizia.
In Lombardia
e più precisamente in località Rescaldina, si vuole costruire un
gigantesco ipermercato a due passi da una discarica, che non è una delle
tante, bensì quella famigerata di Cerro Maggiore in provincia di Milano, al
centro di tante polemiche degli ambientalisti
per il suo alto potere inquinante
Sulla questione l'Arte Bianca ha intervistato Silvia Ferretto,
Presidente della Commissione Ambiente della Regione Lombardia.
Qui,
l'ipermercato della catena francese Auchan, è già per metà finito.
La distanza
tra i cancelli della discarica e la struttura del centro commerciale è di
una ventina di metri.
La discarica è quella famigerata di Cerro Maggiore, in provincia di Milano,
al centro di tante polemiche degli ambientalisti per il suo alto potere
inquinante. Adesso è chiusa, ma il lezzo si sente benissimo e dalla
montagna di rifiuti possono sprigionarsi pericolosi biogas, col rischio di
potenziali esplosioni.
Abbiamo
deciso di interessarci di questo caso per due motivi: il primo è un caso
campione dell'arroganza della grande distribuzione, che, pur di vendere, non
si cura nemmeno della salute dei consumatori. Il secondo è che Auchan,
evidentemente sicura del fatto suo, ha chiesto e ottenuto la licenza di
edificazione.
Su questo
ultimo fronte, la Panificatori milanese sta combattendo l'aspra battaglia
con la Camera di Commercio per revocare la licenza di panificazione,
concessa in modo veramente irregolare.
Sull'argomento
abbiamo sentito il parere di Silvia Ferretto Clementi, presidente della
Commissione Ambiente della Regione Lombardia.
Presidente Ferretto, lei ha dichiarato che
l'ipermercato Auchan a Rescaldina non aprirà mai. Può spiegarci perché?
"Perché c'è una legge che lo vieta. La legislazione chiede almeno un
chilometro di distanza da eventuali discariche. La legge regionale, ai tempi
della richiesta Auchan, parlava di almeno 100 metri di distanza. Nel
frattempo la legge regionale è stata modificata e richiede 800 metri di
distanza. In ogni caso, e si vede bene nella foto, la distanza tra discarica
e Auchan è di 20/30 metri, quindi comunque irregolare.
Si aggiunga che quella di Cerro è una delle discariche più grandi d'Europa
e il rischio di esplosioni è reale."
Però l'Auchan ha già costruito lo scheletro del
centro commerciale ed ha già speso 120 miliardi. Che fare di questo
edificio?
"Non possiamo ragionare nei termini di una preesistenza della
struttura che ci imponga ci accettarla. Prima di tutto viene l'igiene e la
salute dei cittadini. Quindi lo scheletro dell'ipermercato andrà abbattuto.
Tutta la zona andrebbe sottoposta a risanamento ambientale. E il danno
economico che scaturisce da questa storia, andrebbe imputato tutto al Comune
di Rescaldina, che nel 1990, con impressionante velocità accettò le
richieste dell'AUCHAN approntando una variante per la trasformazione di
quell'area in un'area commerciale"
E l'occupazione? L'Auchan si dice pronta ad
assumere 1200 persone.
"Ma non si può sottostare al ricatto occupazionale … In Italia se ne
fa un uso troppo spregiudicato. Non possiamo anteporre l'occupazione
alla sicurezza. E poi si dica anche che l'occupazione nella grande
distribuzione crea maggiore disoccupazione nel piccolo commercio".
Cambiamo argomento. La Regione Lombardia, grazie
anche alla sua personale azione politica ha adottato una moratoria che
congela la costruzione di nuovi ipermercati. Noi abbiamo la sensazione che
si tratti di un blocco all'acqua di rose, di un bluff …
"La mozione che abbiamo fatto passare era molto rigida. Bisogna vedere
se verrà rispettata o meno dalla Giunta. Certo, di modi per scavalcarla ce
ne sono tanti: ma vigileremo.
La moratoria dura fino al varo del nuovo piano commerciale della Regione, di
cui però nulla si sa, né se è pronto né quando verrà posto in
discussione …"
Di questo scontro frontale tra grande distribuzione
e piccolo commercio lei cosa ne pensa?
Cosa va fatto?
"Naturalmente non è possibile pensare ad un'Italia senza supermercati
ma occorre che siano definiti davvero bene e in modo trasparente i criteri
con cui si dà il via libera alla apertura dei supermercati nelle varie
zone. In generale penso che di supermercati ce ne siano già troppi, specie
in Lombardia."
E cosa può dirci del fatto che tutti i
supermercati adesso vogliono panificare e che le licenze vengono concesse
con una facilità allarmante?
"So poco di questo problema. Però qui occorre muoversi in due
direzioni: intanto nel rispetto delle leggi in materia; poi migliorando
e precisando i criteri con cui le licenze di pianificazione possono
essere concesse.
La confusione burocratica serve solo a trovare le scappatoie per le licenze
concesse in modo poco chiaro. "Tangentopoli" ha fatto molta
pulizia, ma la tentazione è ancora grande…"
E dell'abusivismo domenicale, cosa ne pensa? Lo sa
che a Milano ci sono diversi forni che panificano illegalmente la domenica?
"Sì, ho letto articoli su questo problema. Trovo ridicolo il palleggio
istituzionale. La Prefettura che si dichiara non competente, il Comune idem,
la Camera di Commercio idem. Insomma, dato
che ci sono leggi precise che si facciano rispettare!"
Ultima domanda, qual è il suo rapporto personale
col pane? Quale le piace di più? Va a comprarlo lei personalmente?
"Ah sì, certo, lo compro di persona. Mi piace il pane caldo appena
sfornato. Un'altra cosa di cui vado matta è il pane raffermo di un giorno,
massimo due, che uso intingere nel latte. Buonissimo, meglio di qualsiasi
biscotto.
Tra i vari tipi di pane scelgo quelli più classici, non mi attirano i pani
troppo elaborati o farciti. A tavola mi piace molto il pane al latte, bello
morbido. Poi, se devo fare della bruschetta compro il pane pugliese Altra
cosa che compro spesso è la focaccia per mio figlio.
Sa come mi piace mangiare il pane? Pane, olio e sale … è buonissimo così.
Il pane surgelato? Mi può capitare di congelarlo nel mio frigorifero, ma il
pane surgelato vero e proprio non l'ho mai mangiato e non ho alcuna
intenzione di iniziare a farlo.
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