VII COMMISSIONE CONSILIARE
"CULTURA, FORMAZIONE PROFESSIONALE,
COMMERCIO, SPORT E INFORMAZIONE"

presieduta da Silvia Ferretto Clementi

   

RISOLUZIONE n. 00021
 

"Problematiche relative alla situazione di crisi dell'insediamento produttivo FIAT ALFA ROMEO di Arese"

 
approvata nella seduta del
30/04/2002

 

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

PREMESSO CHE  

  • la recente storia dell'insediamento produttivo Alfa di Arese inizia nel 1987, anno in cui Fiat acquistava Alfa Romeo impegnandosi a rilanciarne la produzione e il marchio;
  • successivamente le OO.SS. hanno siglato, a partire dal 1994, accordi con la proprietà che prevedevano il ricorso agli ammortizzatori sociali a fronte di precisi impegni relativi all'area di Arese;
  • nel 1996, veniva costituito il Consorzio per la reindustrializzazione dell'area di Arese (CRAA).

CONSIDERATO CHE  

  • attualmente nello stabilimento Alfa di Arese vengono prodotti giornalmente 104 esemplari di "Multipla a metano" e 90 motori "6 cilindri" con ricorso intensivo alla C.I.G., nonché una sola vettura elettrica alla settimana;
  • per quanto riguarda gli organici, mentre all'atto della cessione dell'Alfa alla Fiat ad Arese erano occupati 14.800 dipendenti, più altri 2.500 dipendenti a Desio, oggi sono occupati complessivamente circa 4.000 lavoratori, dipendenti di Fiat Auto, di altre società di servizi controllate dalla stessa Fiat, nonché di aziende cedute a terzi dal CRAA;
  • in particolare dopo il recente accordo Fiat GM, non esistono ad oggi condizioni per cautelarsi circa un possibile disimpegno della Fiat dal settore auto;
  • per tutte le ragioni precedentemente elencate, la situazione dell'area di Arese è quindi da ritenersi estremamente preoccupante, non solo dal punto di vista produttivo e occupazionale, ma anche dal punto di vista delle prospettive industriali.

Sentite le relazioni delle Commissioni consiliari IV e VII

IMPEGNA LA GIUNTA  

  • ad attivarsi perché si pervenga con il concorso di tutte le parti interessate, comprese le amministrazioni locali, a salvaguardare il patrimonio occupazionale, tecnologico e professionale dell'Alfa di Arese e ad evitare ulteriori ricadute di deindustrializzazione a carico dell'area di Arese e dei territori dei Comuni interessati;
  • ad attivarsi perché si giunga al rilancio delle attività industriali relative alla produzione di veicoli a basso impatto ambientale (vetture a metano, ibride, elettriche), come da accordo di programma del 1996, per il quale Fiat ha beneficiato di circa 300 miliardi di lire, ampliandone la gamma e rafforzando la ricerca e sperimentazione;
  • ad attivarsi inoltre per la realizzazione del Contratto di programma del 20/12/2001 stipulato fra Ministero dell'Ambiente, Fiat e Unione Petrolifera, che stanzia oltre 1.000 miliardi di lire per la diffusione di veicoli a metano e relativi distributori in 21 aree urbane altamente inquinate;
  • ad attivarsi infine affinché si pervenga alla riattivazione della produzione di vetture sportive in vista di una prospettiva di apertura di mercato in Europa e nel Nord America.