ORDINE DEL GIORNO  
"Norme per lo sviluppo dello sport e delle professioni sportive in Lombardia"

 IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA  

Rilevato che il fenomeno dell'assunzione di sostanze dopanti  conosce oggi dimensioni allarmanti tanto  che la loro vendita solo in Italia ha prodotto nel 2001 un fatturato di almeno 900 milioni di euro, secondo le stime riferite ai canali ufficiali di vendita, mentre la stima globale reale si presume ben superiore;  

Considerato il grave rischio che l'uso di sostanze dopanti dilaghi  anche tra i giovani in età scolare, tanto che secondo un recente sondaggio il 36,7% di adolescenti approvano l'uso di farmaci per migliorare le prestazioni sportive e il 5,7% di giovani in età scolare ha ammesso di avere assunto o di assumere tali sostanze;  

Considerato altresì che il fenomeno diventa ancora più preoccupante se si considera l'uso improprio di farmaci comuni assunti non per scopo terapeutico, ma per ottenere migliori prestazioni sportive;  

Visto il pdl 'Norme per lo sviluppo dello sport e delle professioni sportive in Lombardia', in particolare l'articolo 8, commi 7 e 8;  

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE  

-         a promuovere campagne informative, rivolte soprattutto ai giovani, sulla pericolosità delle sostanze dopanti e dell'uso improprio di farmaci comuni;

-         ad assicurare  severi controlli sull'effettivo rispetto, da parte delle società, delle associazioni sportive e degli enti di promozione sportiva, delle disposizioni vigenti in materia antidoping e dell'effettivo svolgimento dell'attività di informazione nei confronti degli iscritti, cui sono tenuti società sportive ed esercenti di impianti sportivi;

-         a monitorare l'andamento del fenomeno, attraverso dati forniti dalle società e associazioni sportive e dagli enti di promozione sportiva, nell'ambito dell'attività sanzionatoria e disciplinare dagli stessi svolta;  

INVITA IL GOVERNO  

-         a procedere ad una revisione della legislazione antidoping affinchè le sanzioni previste per le diverse discipline, attualmente ingiustificatamente diversificate, siano uniformate e i controlli antidoping e le relative sanzioni siano previsti anche per le attività sportive non a livello agonistico.    

Milano, 1 ottobre 2002