MOZIONE
·
che
la scuola pubblica è un’istituzione costituzionalmente pluralista e che da essa
dipende la formazione delle future generazioni e lo sviluppo di quella capacità
critica che rappresenta un fondamentale elemento di crescita individuale e
collettiva;
·
che
molti dei testi obbligatori adottati nelle scuole superiori, in particolare
quelli che trattano di storia, raccontano i trascorsi della nostra Nazione
mistificandone intere pagine e omettendo di scriverne altre, dando
l’impressione di voler far prevalere una sorta di “verità di Stato” troppo
spesso incompatibile con la realtà;
CONSIDERATO
·
che
la faziosità riscontrata in alcuni storiografi, oltre ad essere culturalmente
pericolosa, alimenta in modo artificiale uno scontro generazionale che dura
ormai da troppi anni e impedisce la ricostruzione di un’identità nazionale
comune a tutti i cittadini e l’affermarsi di un sentimento di autentica
pacificazione nazionale;
·
che
l’organizzazione “Azione Studentesca” nella sua attività di tutela del diritto
allo studio, ha recentemente pubblicato un opuscolo che riporta molte delle
falsità raccontate dagli autori dei testi in questione – diffuse anche da
testate giornalistiche e televisive nazionali – denunciando la responsabilità
di autori, docenti, case editrici e Ministero della Pubblica Istruzione;
·
che
in Italia non vi sono organi preposti al controllo e alla verifica dei
contenuti di tali testi che sono valutati unilateralmente dai singoli docenti,
senza che studenti, intellettuali, famiglie o soggetti pubblici possano
contribuire a tale giudizio;
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA
LOMBARDIA IMPEGNA LA GIUNTA
·
a
istituire una Commissione di esperti che svolga un’analisi attenta dei testi
scolastici evidenziandone carenze e ricostruzioni arbitrarie, da diffondere
sull’intero territorio regionale;
·
a
studiare forme di incentivazione per autori che intendessero elaborare nuovi
libri di testo e/o sussidiari monotematici da immettere nel circuito
dell’istruzione pubblica e/o da distribuire gratuitamente alle famiglie,
prevedendo anche l’approfondimento delle origini storico-culturali della
Regione Lombardia, delle sue Province e delle sue Città con lo scopo di
radicare una specifica conoscenza e un conseguente senso di appartenenza