MOZIONE n. 0572
Il Consiglio Regionale della Lombardia,
VISTO CHE
lI Tribunale dell’Aquila, accogliendo il ricorso
presentato da Adel Smith presidente dell’Unione Musulmani D’Italia,
ha ordinato, nella persona del giudice Mario Montanaro, la rimozione
del crocifisso dalle aule delle scuola materna ed elementare di
Ofena (AQ);
nella sentenza si stabilisce che la presenza del
simbolo della croce induce nell’alunno ad una comprensione
profondamente scorretta della dimensione culturale della espressione
di fede, perché manifesta l’inequivoca volontà, dello Stato,
trattandosi di scuola pubblica, di porre il culto cattolico “al
centro dell’universo, come verità assoluta, senza il minimo rispetto
per il ruolo svolto dalle altre esperienze religiose e sociali nel
processo storico dello sviluppo umano, trascurando completamente le
loro inevitabili relazioni e i loro reciproci condizionamenti”;
RILEVATO CHE
· Il Consiglio di Stato nel 1988, esprimendo un parere concernente l’esposizione del crocifisso nelle scuole, ha stabilito che “il crocifisso, o più comunemente la croce, a parte il significato per i credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura cristiana nella sua radice storica come valore universale indipendentemente da specifica confessione religiosa”;
· Sempre nello stesso parere Il Consiglio di Stato ha sottolineato che “la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche non può costituire motivo di costrizione della libertà individuale a manifestare le proprie convinzioni in materia religiosa”;
· Il Consiglio di Stato ha ricordato anche che le disposizioni emanate nel ’24 – Regio Decreto n.965 - sull’esposizione del crocifisso devono ritenersi tuttora legittimamente operanti;
· Attraverso una circolare il 03 ottobre 2002 il Ministero della Pubblica Istruzione chiedeva ai dirigenti scolastici di assicurare l’esposizione del crocifisso nelle aule;
CONSIDERATO CHE
Il Ministro della Giustizia ha annunciato un’indagine
amministrativa sulla vicenda;
Considerato che le richieste di Adel Smith non
rientrano in una battaglia per la laicità ma sono dimostrazioni di
vera e propria intolleranza, se non addirittura istigazione
all’odio, nei confronti delle religioni diverse da quella islamica
da lui professata – peraltro perseguibili in base agli art. 403 e
404 del Codice Penale e alla legge Mancino (legge n. 205 del
25/06/93);
L’intolleranza di Smith si è già ripetutamente
manifestata in passato con insulti e aggressioni verbali nei
confronti dei simboli cristiani, della Chiesa e del suo massimo
esponente;
Persino il segretario delle comunità islamiche in Italia definisce la sentenza del Tribunale dell’Aquila un attacco al sentimento religioso e sottolinea di non sentirsi offeso dal crocifisso
RITENUTO CHE
· Il dialogo interreligioso, fondamentale al fine di garantire una civile convivenza fra le diverse religioni, deve necessariamente basarsi sul rispetto dei valori storico, culturali e politici e sui principi sui quali poggiano le fondamenta della nostra civiltà;
VISTO CHE
· Il cristianesimo è prima di tutto il segno distintivo della nostra Nazione dell’Europa e rappresenta una parte fondamentale del loro carattere e del loro essere;
· Testimonianze delle nostre radici cristiane emergono e sono evidenti nella nostra storia, nelle nostre città, nei nostri monumenti ma anche nella nostra cultura;
INVITA LA GIUNTA REGIONALE D’INTESA CON LA DIREZIONE SCOLASTICA REGIONALE
· A predisporre in tutte le scuole delle Lombardia una campagna di informazione e sensibilizzazione per far comprendere a tutti gli studenti lombardi i motivi per i quali il crocifisso rappresenta la nostra identità nazionale ed europea;
INVITA LA COMMISSIONE STATUTO
· Ad inserire nel nuovo testo un chiaro riferimento e riconoscimento delle radici cristiane della regione Lombardia;
INVITA IL GOVERNO
· Ad adoperarsi affinché simili manifestazioni di ignoranza ed intolleranza non si ripetano in futuro.
· A verificare se la sentenza del Tribunale dell’Aquila sia stata estesa nel rispetto dell’ordinamento o se sia in contrasto con le legge vigenti;
· A verificare l’effettivo rispetto della circolare del 03 ottobre 2002 del Ministero della Pubblica Istruzione.
Milano, 28 ottobre 2003
Silvia Ferretto Clementi