MOZIONE n. 005 del 04/05/2005
(ex n. 604  - 06/02/2004)

Il Consiglio Regionale della Lombardia,  

PREMESSO CHE

 

-  Secondo dati resi noti dalla Corte dei Conti la corruzione risulta il reato più diffuso;

-  Le vertenze aperte nel 2003 sono state di poco inferiori all’anno precedente ma è aumentata la gravità dei fatti colposi o dolosi denunciati e l’entità dei danni arrecati al Pubblico Erario;

- Nonostante le inchieste contro la corruzione di questi ultimi anni il fenomeno è ancora molto diffuso e le tangenti pagate sono molto elevate

-   Inefficienza dei sistemi di controllo se è vero com’è vero che nessuna delle vertenze aperte ha avuto origine dalle segnalazioni degli organi di revisione

-   L’eccessiva discrezionalità, la deresponsabilizzazione e la carenza di trasparenza contribuiscono ad alimentare il fenomeno

CONSIDERATO CHE 

- i partiti e la pubblica amministrazione devono fare di più per combattere questa vera e propria piaga sociale;

- i danni economici e sociali arrecati da questi atti criminosi alla società, in termini anche di efficienza e di qualità del servizio, sono di grande entità;

VISTO CHE 

- Anche l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di contrastare il fenomeno della corruzione, che dilaga in modo preoccupante anche a livello trasnazionale

- Alcune Amministrazioni Pubbliche locali (comune di Milano, di Bergamo e di Varese) hanno adottato il “patto d’integrità” di Transparency, quale strumento aggiuntivo deterrente contro la corruzione;

-  Il patto d’integrità, che consiste in un documento che le istituzioni richiedono di sottoscrivere ai partecipanti alle gare d’appalto, prevedendo controlli incrociati e pesanti sanzioni nel caso in cui venga eluso, ha già dato buoni risultati ove utilizzato

RITENUTO CHE

-  Per combattere il fenomeno sia necessario creare banche dati informatizzate degli appalti, delle consulenze ed, in generale, di tutti gli atti della Pubblica amministrazione, rendendo pubblici i dati riguardanti le gare (elenco dei concorrenti,  relativi prezzi quotati, elenco delle offerte respinte con la motivazione dell’esclusione, ragioni specifiche per l’assegnazione del contratto al vincitore, pagamenti eseguiti riguardanti il contratto assegnato, anche quelli a favore di eventuali intermediari o consulenti) accessibili a chiunque così da permettere controlli incrociati e maggiore trasparenza; 

IMPEGNA LA GIUNTA 

-  Prevedere la sottoscrizione da parte delle aziende di un Patto di Integrità, come condizione sine qua non, per la stipula di qualsiasi tipo di contratto con l’Amministrazione Regionale

-  rendere pubblici, in modo strutturato ed informatizzato, tutti gli atti dell’Amministrazione Regionale al fine di permettere controlli incrociati e garantire maggiore trasparenza.

Milano, 04/05/2005

                                                                              Silvia Ferretto Clementi