La sottoscritta Consigliere regionale
PREMESSO
CHE nel rapporto 2002 Istisan dell’Istituto Superiore della Sanità risulta che in Italia ogni anno siano più di mille i decessi dovuti a tumore maligno alla pleura per esposizione all’amianto;
CHE la Lombardia, con un quinto dei casi, risulta tra le regioni a maggiore incidenza (ad alta esposizione) con tassi di mortalità per questa patologia superiori a quello nazionale;
CHE sono numerosi i lavoratori morti o che si sono gravemente ammalati a causa di una prolungata esposizione all’amianto sul luogo di lavoro;
CHE l’AEA, Associazione Esposti Amianto, chiede da anni che l’asbestosi e il mesotelioma pleurico vengano riconosciute come malattie professionali, permettendo così finalmente un doveroso risarcimento a tutti i lavoratori che sono stati per anni esposti all’amianto;
CHE è profondamente ingiusto che i lavoratori o le loro famiglie, dopo aver subito un grave danno alla loro salute, debbano sobbarcarsi anche le spese processuali nonché le spese dei ticket per gli esami di controllo e dei farmaci;
CHE il DPR del 8/8/94 sui piani di prevenzione e di bonifica dell’amianto prevede che venga effettuato un censimento delle imprese che hanno utilizzato o utilizzano amianto, nonché di coloro che svolgono attività di smaltimento e bonifica;
CHE spetta alle Regioni predisporre un piano regionale di bonifica dell’amianto;
CHE è possibile per la Regione attingere ai finanziamenti europei ed elargire a sua volta contributi ai privati che intendano bonificare le proprie abitazioni
CONSIDERATO
CHE i dati relativi agli ultimi anni evidenziano che la mortalità per questa neoplasia è ancora in fase ascendente;
CHE secondo la Relazione 2001 sullo stato dell’ambiente del Ministero dell’Ambiente delle quasi 10.000 tonnellate di rifiuti di amianto gestite nel 1998 in Italia, quasi un quarto sono state trattate dalla Regione Lombardia;
CHE tra i 394 dipendenti Enel della Centrale di Turbigo, ora di proprietà Edipower, si sono registrati 44 decessi per tumore;
CHE ai sensi della delibera 36754 del 12/06/1998 avrebbe dovuto essere istituito il registro dei mesoteliomi per la Regione Lombardia
INVITA LA GIUNTA
- A realizzare in breve tempo il Piano regionale per il risanamento, la bonifica e lo smaltimento dell’amianto;
- Ad intervenire al più presto bonificando le aree in cui sono ancora presenti fibre di amianto al fine a tutelare la salute di migliaia di cittadini lombardi che quotidianamente vengono a contatto con questo materiale altamente cancerogeno;
- Ad intervenire al più presto affinché ai lavoratori lombardi esposti all’amianto venga fornita un’assistenza legale e sanitaria totalmente gratuita da parte della Regione Lombardia;
- A costituirsi parte civile in tutti quei processi dove i lavoratori esposti all’amianto denunciano la violazione del diritto primario alla salute;
- Ad attingere ai finanziamenti europei così da consentire anche ai privati che diversamente, dati gli elevatissimi costi per le operazioni di bonifica, non sarebbero in grado di intervenire, di mettere in sicurezza le proprie abitazioni dall’amianto.
Silvia Ferretto Clementi
Milano, 04 maggio 2005