MOZIONE n. 00267
Il Consiglio Regionale
PREMESSO CHE
§ con la riforma della Costituzione alcune materie di esclusiva competenza legislativa statale, fra le quali l’istruzione, sono state trasferite alle regioni;
§ a livello nazionale l’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica prevista dalla legge 23/1996 non risulta essere ancora operativa;
§ neanche la Regione Lombardia può contare ancora su tale fondamentale strumento
VISTO CHE
- in ben 113 non era ancora stato predisposto un piano di evacuazione;
- 667 non erano ancora stati esaminati né dalla A.S.L. né dai Vigili del Fuoco;
- dei 555 visitati da ASL o vigili del fuoco in ben 324 casi erano stati redatti verbali prescrittivi;
- in 1000 non era ancora stato nominato il medico competente;
- ben 739 non erano ancora in possesso del Certificato di agibilità statica;
- ben 756 non erano ancora in possesso del Certificato di agibilità igienico-sanitaria;
- ben 830 non avevano ancora il certificato di prevenzione incendi;
- ben 326 non avevano ancora scale di sicurezza;
- ben 135 non avevano ancora porte antipanico;
- ben 364 non avevano ancora gli impianti elettrici a norma;
- in ben 799 esistevano ancora barriere architettoniche (inerenti, nella quasi totalità dei casi, alle scale e in più della metà anche a servizi igienici e porte)
RILEVATO CHE
§ nonostante l’esistenza di una precisa legge (DPR n. 1124 del 1965) che impone la protezione assicurativa di tutto il personale della scuola (personale non docente, personale docente e studenti), tale copertura è pressoché inesistente tanto che l’Inail ha dichiarato che la possibilità di risarcimento per il crollo di una scuola spesso avviene solo con provvedimenti ad hoc
§ i dati sullo stato di salute e sull’adeguamento degli edifici scolastici alla normativa sulla sicurezza non incoraggiano considerazioni positive;
§ il 4,9% delle scuole è stato costruito prima del 1900 e il 12,6% tra il 1900 ed il 1940;
§ il 44,7% del totale degli istituti scolastici è stato costruito in data antecedente al 1965, il 50,9% tra il 1965 ed il 1990, mentre solo il 4,4% è di recente costruzione;
§ è compito dello Stato garantire condizioni minime di sicurezza affinché ogni studente possa assolvere al suo dovere in piena sicurezza;
§ per un piano di prevenzione efficace è necessario coinvolgere, oltre all’associazione nazionale presidi, all’associazione genitori, all’Anci / API, ai sindacati e alle associazioni di rappresentanza di tutte le componenti interne, alle associazioni del mondo della solidarietà organizzata e ad altre organizzazioni del terzo settore, anche i corpi della sicurezza pubblica (vigili del fuoco, protezione civile, forze pubbliche)
RITENUTO CHE
§ per evitare tragedie sia indispensabile prevenire il problema, facendo seguire ad indagini conoscitive interventi concreti sulle strutture;
§ oltre ai problemi di stabilità strutturale propria, gli edifici scolastici possano trovarsi in situazioni a rischio a causa anche della loro collocazione territoriale, in quanto, per esempio, vicini a particolari impianti o in zone a rischio idrogeologico;
§ sia necessario gestire preventivamente eventuali situazioni di emergenza, predisponendo per tutte le scuole piani di evacuazione ed esercitazioni periodiche;
§ sia necessario definire con chiarezza il quadro di protezione assicurativa
INVITA LA GIUNTA A
trasmettere alla Commissione competente una relazione dettagliata sulla sicurezza degli istituti scolastici lombardi fornendo, in particolare, informazioni su:
§ quali e quanti siano gli istituti scolastici nella nostra regione;
§ per ogni istituto, quali interventi siano stati previsti e quali siano già stati effettuati ai fini della messa in sicurezza degli stabili;
§ per ogni istituto, quale sia l’ammontare dei fondi già utilizzati e di quelli ancora a disposizione.
§ quali siano le scuole che hanno già definito piani di evacuazione e quali quelle che ancora non l’hanno fatto;
§ quali siano gli edifici scolastici situati in prossimità di impianti classificati a rischio, secondo la direttiva Seveso 2;
§ quali e quanti edifici scolastici si trovino in zone a rischio idrogeologico;
§ quali e quanti siano gli edifici scolastici con strutture in amianto;
§ quali siano gli edifici scolastici ancora privi di Certificato di agibilità statica o igienico sanitario;
§ in quali edifici scolastici siano ancora presenti con barriere architettoniche;
§ quali edifici scolastici non abbiamo ancora provveduto a mettere a norma gli impianti elettrici;
§ in quante scuole e da quali A.S.L. sia stato effettuato un sopralluogo per la verifica del rispetto delle norme di sicurezza e con quali risultati;
§ quali iniziative abbia promosso o intenda promuovere la Direzione Generale Opere Pubbliche Politiche per la Casa e la Protezione Civile, anche in accordo con la Direzione Scolastica Regionale, sul tema della prevenzione del rischio nelle scuole.
§ se sia a conoscenza dei dati forniti dal Ministero dell’Istruzione riguardanti la Regione Lombardia dai quali si evince chiaramente che la situazione relativa all’edilizia scolastica regionale è tutt’altro che rassicurante;
§ se si sia proceduto a sviluppare un’azione collettiva per la tutela della salute e della integrità fisica delle persone negli ambienti urbani e rurali, con particolare riguardo alla tutela della sicurezza nelle scuole;
§ se si sia pensato di strutturare un’attività di monitoraggio complementare;
§ se non intenda procedere con urgenza all’identificazione e definizione di piani intervento da realizzarsi in tempi brevi e definiti, attribuendo poteri straordinari d’intervento ai soggetti preposti (dirigenti delle istituzioni, soggetti proprietari degli immobili, …) e prevedendo una loro responsabilizzazione diretta sulla base di parametri chiari ed univoci nonché eventuali sanzioni;
§ se non ritenga opportuno farsi promotrice presso il Governo affinché le sanzioni previste in caso di disastro vengano inasprite;
§ se non ritenga opportuno farsi promotrice presso il Governo affinché venga sancito l’obbligo di risarcimento dei danni causati.
Silvia Ferretto Clementi
Milano 24
novembre 2008