INTERROGAZIONE URGENTE
CHE numerosi cittadini
residenti in Piazza Udine a Milano segnalano con grande preoccupazione
l’istallazione di un impianto per la radiotelefonia mobile;
CHE è di conoscenza diffusa che i
campi elettromagnetici generati da tali tipologie di ripetitori costituiscono
gravissimo pericolo per la salute, tanto che il Consiglio di Stato con recenti
sentenze ha riconosciuto la necessità di spostare tali tipi di impianti in zone
isolate;
CHE autorevoli istituzioni
di ricerca nazionali ed internazionali hanno potuto costatare gli effetti
pregiudizievoli di tali emissioni sulla salute delle popolazioni esposte;
CHE anche il responsabile dell’unità radiazione dell’ISPESL Livio
Giuliani in una recente intervista su un quotidiano nazionale ha evidenziato
come recenti studi hanno provato che le persone che vivono entro due chilometri
dalle torri di emissioni elettromagnetiche hanno un rischio maggiore di tumori
del sangue e del sistema linfatico;
CHE pertanto vi sono fondati
motivi di ritenere che l'attivazione della suddetta postazione costituisce un
grave ed irreparabile pericolo per la salute dei cittadini residenti;
CHE il diritto alla sicurezza ed
alla salute è un diritto primario che ogni Pubblica Amministrazione ha il
dovere di tutelare;
CHE il quartiere in questione è una
zona densamente popolata, i cui stabili sono in prevalenza adibiti ad
abitazioni private, con presenza di moltissimi bambini ed anziani;
CHE la Regione Lombardia con la legge regionale numero 157
del 1/6/93
aveva
imposto limiti fortemente restrittivi rispetto al D.M. 381/98
CHE tale legge regionale è stata bocciata dal Governo nazionale impedendo così un’adeguata tutela della salute dei cittadini lombardi
CHE a seguito del rinvio del Commissario di Governo il Presidente della Giunta si era ripetutamente e pubblicamente impegnato a ripresentare la legge nel testo originario rivendicando, giustamente il diritto di tutelare la salute dei cittadini lombardi
CHE il decreto Ronchi 381/98 si è rivelato del tutto inadeguato a
tutelare la salute dei cittadini esposti all’inquinamento elettromagnetico non
solo perché prevede limiti non sufficientemente cautelativi ma anche e
soprattutto perché non prevede alcuna distanza dalle abitazioni e ha permesso
la proliferazione selvaggia degli impianti
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Se non ritenga doveroso riproporre al Consiglio
l’approvazione della legge regionale originaria sull’inquinamento elettromagnetico;
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Se sia stato ultimato il censimento regionale degli impianti
elettro emittenti;
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Quali controlli sono stati rilevati sugli impianti esistenti
e con quali risultati;
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Quanti pareri relativi all’istallazione di nuovi impianti
sul territorio regionale sono stati rilasciati e quanti sono stati negati;
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Se non ritenga opportuno svolgere un'indagine epidemiologica
sui danni arrecati alla salute dei cittadini residenti vicino agli impianti.
Milano, 10
gennaio 2001
Silvia Ferretto Clementi