INTERROGAZIONE URGENTE

 

 

 

La sottoscritta Consigliere Regionale

 

VISTA

 

la legge n. 137 del 19 maggio 1997, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 26 maggio 1997, "Sanatoria dei decreti - legge recanti modifiche al DPR 17 maggio 1988, n. 175, relativo ai rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali";

 

PREMESSO

 

CHE   i fabbricanti, contestualmente alla notifica e/o alla dichiarazione, sono tenuti ad inviare al Ministero dell'Ambiente, alla Regione, al Sindaco ed al Prefetto, la scheda di informazione;

 

CHE   i Sindaci dei Comuni della Provincia di Bergamo dove sono localizzate le industrie a rischio dovevano rendere note alla popolazione entro il 9 agosto 1997 le misure di sicurezza e le norme di comportamento da seguire in caso di incidente;

 

CHE   i numerosi incidenti che si sono verificati in Italia ed in Lombardia hanno dimostrato le molteplici inadempienze sui controlli degli impianti a rischio, fatto denunciato anche dalla Commissione U.E. alla Corte di Giustizia;

 

CHE       l'informazione è il primo passo per una corretta prevenzione;

 

CHE   il diritto alla sicurezza ed alla salute è un diritto primario che la Regione ha il dovere di tutelare;

 

CONSIDERATO

 

CHE   nella Provincia di Bergamo le aziende considerate a rischio di incidente rilevante secondo il DPR 175/88, in quanto trattano sostanze pericolose riportate nell'allegato IV, sono la BAYER ITALIA S.p.a. di Filago, le CARTIERE PAOLO PIGNA di Alzano Lombardo, le STAZIONI DELLE FERROVIE DELLO STATO di Bergamo, Calusco d’Adda e Treviglio, la ICIB S.p.a. di Treviglio, la ROHM AND HAAS S.p.a. di Mozzanica, la 3V SIGMA S.p.a. di Grassobbio e Mozzo, la ABB SACE S.p.a. di Bergamo, la ACS DOBFAR S.p.a. di Albano S. Alessandro, la ATHENA S.r.l. di Merate, la AUSCHEM S.p.a. di Seriate, la AUTOGAS OROBICA S.p.a. di Ranica, la BIDACHEM S.p.a. di Fornovo S. Giovanni, la BORREGAARD ITALIA S.r.l. di Madone, la BOZZETTO G. S.p.a. di Filago, la CESALPINA CHEMICALS S.p.a. di Zanica, la COSMA S.p.a. di Ciserano, la DIACHEM S.p.a. di Albano S. Alessandro, la DIACHEM SIFA S.p.a. di Caravaggio, la DOMUS S.r.l. di Pedrengo, la DONORA ELETTRODOMESTICI di Cortenuova, la ECOLOMBARDIA 4 S.p.a. di Filago, la ERCA S.p.a. di Grassobbio, la ERREGIERRE S.p.a. di S. Paolo d’Argon, la EURAQUA di Pontirolo Nuovo, la EUROPIZZI S.p.a. di Urgnano, la FAR FABBRICA ADESIVI RESINE S.p.a. di Filago, la FARCHEMIA S.r.l. di Treviglio, la FILATTICE S.p.a. di Capriate S. Gervaso, la FIORGAS S.n.c. di Gorlago, la FLAMMA S.p.a. di Bergamo, la FORGES S.p.a. di Bonate Sotto, la FTALITAL S.p.a. di Scanzorosciate, la GREAT LAKES CHEMICAL ITALIA S.r.l. di Pedrengo, la ICIB S.p.a. di Treviglio, l’ISTITUTO CHIMICO LOMBARDO S.r.l. di Isso, la OLMO S.p.a. di Comun Nuovo, la PANZERI INDUSTRIA CHIMICA S.r.l. di Orio al Serio, la SABO S.p.a. di Levate, la SALI DI BARIO S.p.a. di Calolziocorte, la SIAD S.p.a. di Osio Sopra;

 

CHE   il DPR 175/88 prevede che le aziende soggette a dichiarazione adottino tutte le misure di sicurezza richieste e che i lavoratori e la popolazione siano informati;

 

CHE   sono molti anni che l'elenco delle industrie ad alto rischio non viene aggiornato;

 

INTERROGA LA GIUNTA PER SAPERE:

 

-          se non ritenga opportuno provvedere ad un rapido ed auspicabile aggiornamento dell'elenco delle industrie ad alto rischio;

 

-          quante e quali industrie della Provincia di Bergamo abbiano adempiuto agli obblighi previsti ed in che modo abbiano ottemperato a quanto disposto dalla legge;

 

-          se i Sindaci dei Comuni della Provincia di Bergamo abbiano reso note alla popolazione le misure di sicurezza e le norme di comportamento da seguire in caso di incidente;

 

-          se all'interno delle sopracitate aziende vi siano stati incidenti, con quali conseguenze, e soprattutto se sono state accertate le responsabilità;

 

-          quali iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere per individuare gli stabilimenti o i gruppi di stabilimenti per i quali la probabilità o le conseguenze di un incidente rilevante possono essere maggiori a causa della vicinanza di altri stabilimenti o di impianti contenenti sostanze pericolose, al fine di scongiurare "l'effetto domino" descritto nella Dir. 96/82 CE del 9 dicembre 1996.

 

 

 

Milano, 11 settembre 1998

 

 

 

Silvia Ferretto Clementi

 

 

 

 

Pietro Macconi