INTERROGAZIONE URGENTE

 

 

La sottoscritta Consigliere Regionale

 

 

PREMESSO CHE

 

- nel Comune di Lainate è prevista la realizzazione di un impianto di compostaggio ;

 

- contro la realizzazione dell'impianto sono state espresse numerose preoccupazioni da parte dei cittadini, i quali sono fortemente preoccupati per l'eccessiva vicinanza alle abitazioni;

 

-         che il costo  complessivo per la realizzazione è di circa 12 miliardi;

 

 

VISTA

 

- la Relazione annuale dati relativi ai rifiuti solidi urbani ed assimilabili ed all'andamento delle raccolte differenziate anno 1997 del Servizio Rifiuti Regione Lombardia, nella quale si afferma che "Dall'analisi dei dati viene evidenziato che, al di là dei quantitativi raccolti separatamente dai comuni così come rilevato dalle documentazioni prodotte dagli stessi, nulla viene dichiarato sulle effettive quantità avviate a recupero o riciclaggio dei materiali, non consentendo pertanto di ottenere i riscontri necessari per una corretta quantificazione del flusso di tali tipologie di rifiuti" e che "Occorre tenere presente che attualmente solo una minima parte dei materiali derivanti dagli impianti di selezione e trattamento tal quale dei RSU, indicati in Tabella 10, trova un'effettiva collocazione sul mercato, quindi vengono avviati, dopo i trattamenti, ai tradizionali canali di smaltimento indifferenziato (discarica e termoutilizzatori)";

 

- la Relazione Irer sull'attuazione della legge 21/93, nella quale si afferma che gli    investimenti previsti per gli impianti di compostaggio sono circa 250 miliardi;

 

 

INTERROGA LA GIUNTA PER SAPERE

 

-          se non ritenga opportuno intervenire per impedire la realizzazione di impianti di compostaggio fino a quando non vi sarà una reale certezza del riutilizzo dei rifiuti raccolti in modo differenziato, evitando cosi di chiedere inutili sacrifici ai cittadini e evitando altresì lo sperpero del denaro pubblico; 

 

-          se, visti i forti disagi arrecati alla popolazione dagli impianti di smaltimento, non ritenga indispensabile aumentare la distanza prevista dalle abitazioni, modificando i 200 metri previsti di norma dalle leggi 21 con una distanza obbligatoriamente non inferiore ai 500 metri.

 

 

 

Milano, 08 Giugno 1999

 

Silvia Ferretto Clementi