INTERROGAZIONE URGENTE n. 1054

il  sottoscritto Consigliere                  

RICORDATA la grave situazione ambientale in cui versa la cava CATTANEO di Malnate (Va) nella quale, secondo uno studio commissionato dall'amministrazione provinciale di Varese alla società A.T.E. e NORD MILANO CONSULT, sono contenuti, oltre  a  rifiuti  inerti,  anche  rifiuti industriali costituiti da rifiuti tossici in fusti (500 mc circa) e rifiuti ospedalieri (5.000 mc circa)  

RAMMENTATO che  il proprietario  della cava e  stato condannato dal pretore di Varese al pagamento di una ammenda di 1,4 milioni di lire e all'arresto per quattro mesi con la condizionale per inquinamento grave ma non all'obbligo della rimozione dei rifiuti  

RICORDATO che il costo complessivo della bonifica è stato stimato in circa 5 miliardi e che la bonifica dell'area cava Cattaneo risulta essere inserita nell'elenco degli interventi da finanziare nell'ambito del piano triennale di tutela ambientale 1989/91 del ministero dell'ambiente pubblicato sulla G.U. il 18.4.1992 per l'importo di 1 miliardo  

VALUTATO che il necessario scarto finanziario di circa 4 miliardi non è oggettivamente sostenibile dal comune di Malnate e dagli altri enti pubblici locali interessati e che, in ogni caso, il costo della bonifica non deve ricadere sui privati cittadini del tutto estranei e incolpevoli nei confronti della situazione di danno ambientale rilevata  

INTERROGA LA GIUNTA PER SAPERE

1) quali possibilità esistono di ricostruire l'elenco di coloro  i  quali  hanno  conferito  rifiuti tossici e ospedalieri alla cava Cattaneo di Malnate (Va)

2) se non sia opportuno verificare, allo scopo di costituire le necessarie dotazioni finanziarie, l’opportunità di obbligare al pagamento della bonifica coloro i quali conferirono i rifiuti attraverso la loro messa in mora o la citazione per danno ambientale.

Milano, 06 marzo 1996