INTERPELLANZA n. 5281
 

La sottoscritta Consigliere Regionale  

PREMESSO  

CHE   numerosi cittadini hanno espresso la loro preoccupazione per la tutela della propria salute e dell’ambiente, in seguito all’entrata in funzione dell’impianto di termodistruzione dei rifiuti gestito dal consorzio ACCAM;  

CHE   l’allegato alla dgr n. VI/30300 del 25/07/1997 incaricava il PMIP di Milano “ad effettuare, prima della messa in esercizio dell’impianto di incenerimento e comunque entro e non oltre il 30 settembre 1997, alcuni campionamenti significativi dei suoli interessati dal cono di ricaduta delle emissioni derivanti dal forno, onde verificare l’eventuale presenza di inquinanti superiore alle concentrazioni previste dalle norme”;  

CHE   le analisi svolte dai PMIP di Milano e Varese sui campioni di terreno prelevati sono risultate gravemente incomplete, in quanto non sono stati ricercati alcuni parametri tra i più caratterizzanti l’attività del forno di incenerimento, in particolare non sono stati verificati il mercurio (causa principale della precedente chiusura del forno nel luglio 1994) e gli idrocarburi policiclici aromatici;  

CHE   le analisi hanno evidenziato che 3 punti su 7 complessivi sono contaminati ai sensi della Deliberazione Regionale n. 17252 del 1 agosto 1996 “Standard di qualità dei suoli”, per superamento dei limiti di alcuni metalli pesanti: cromo, piombo, rame e zinco;  

CHE   con delibera n. 44978 del 14/12/93 l'Assessore all'Ambiente Carlo Monguzzi autorizzava il consorzio ACCAM alla termodistruzione di diverse tipologie di rifiuti negli impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani;  

CONSIDERATO  

CHE   la delibera del 13/02/1995 prevedeva di “predisporre contestualmente all’iter di realizzazione dell’impianto il potenziamento della rete viabilistica di collegamento all’impianto stesso e la contestuale bonifica del territorio circostante” all’ACCAM;  

CHE   tutt’oggi tale bonifica non è avvenuta;  

CHE   la messa in esercizio della linea n. 2 del vecchio impianto non può prescindere da un’attenta verifica delle emissioni in atmosfera, in coerenza con quanto prescritto dalla dgr 18874/96 per il nuovo impianto;  

CHE   gli accorgimenti tecnici introdotti nel vecchio impianto per la diminuzione e la rilevazione dei fumi non garantiscono in modo rigoroso la salvaguardia della salute del cittadino, in quanto l’impianto è ormai obsoleto ed i limiti di emissione sono conseguentemente più alti rispetto a quanto richiesto dall’attuale normativa;  

CHE   la messa in esercizio dell’impianto di termodistruzione, doveva essere preceduta da uno studio aggiornato di compatibilità e di impatto ambientale;  

INTERPELLA L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE PER SAPERE  

-          se sia stato predisposto o si intenda predisporre uno studio di valutazione di impatto ambientale;  

-          se si ritenga compatibile la realizzazione di due nuove linee di termodistruzione da 400 t/giorno in relazione alla condizione di degrado ambientale presente nel territorio;  

-          quali iniziative si intendano intraprendere per tutelare il diritto alla salute dei cittadini della zona;  

-          quali iniziative si intendano intraprendere per proteggere la falda acquifera.    

Milano, 9 giugno 1998

Silvia Ferretto Clementi