INTERROGAZIONE URGENTE n. 1210 La sottoscritta Consigliere regionale PREMESSO CHE Il partito di Rifondazione Comunista è fra i promotori del Referendum sull’art. 18; CONSIDERATO CHE Il partito di Rifondazione Comunista, in un suo comunicato del 22 marzo 2002, afferma di difendere “l’integrità dell’art. 18” e “chiede nuovi principi di tutela per tutti i lavoratori…” CHE nello stesso comunicato, sopra menzionato, afferma anche che “ormai da anni, in tutta la Regione il 30-40% dei nuovi assunti viene ingaggiato con contratti “atipici” e a tempo determinato…privando “i lavoratori delle garanzie di civiltà sancite dallo Statuto dei Lavoratori” e sottoponendoli “al costante ricatto della perdita del posto di lavoro..” CHE nel recentissimo comunicato stampa del 03 giugno u.s., Ezio Locatelli, consigliere regionale di Rifondazione Comunista afferma che “durante il meeting di una piccola oligarchia di miliardari il governatore lombardo” ha chiesto “di boicottare un voto democratico”…”tanto più che il referendum chiede di applicare a tutti i lavoratori la stessa tutela di civiltà in ordine ai licenziamenti individuali” VISTO CHE nel volantino per l’appello al SI al referendum Rifondazione Comunista sostiene che “abbiamo finalmente la possibilità di dire che le leggi del mercato e della flessibilità non possono sovrastare il diritto alla dignità e al rispetto di chi lavora”. E ancora che “il lavoro è un diritto di fronte al quale tutti i lavoratori devono essere uguali e nessuno deve essere licenziato senza giustificato motivo RITENUTO CHE il Contratto di Collaborazione Coordinata e Continuativa stipulato dal Consiglio su richiesta del Presidente del Gruppo Regionale di Rifondazione Comunista, che di fronte alla possibilità prevista dalla legge, di licenziare il collaboratore senza giusta causa e anche senza causa non prevede neppure, per il licenziamento, un periodo minimo di preavviso, non tuteli a sufficienza i diritti del collaboratore stesso INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PER SAPERE - Se non ritenga opportuno intervenire presso il Presidente del Consiglio affinché il Gruppo di Rifondazione Comunista rispetti i diritti dei propri collaboratori ed inserisca nei loro contratti almeno un termine di preavviso non inferiore ai 30 giorni. Silvia Ferretto Clementi Milano, 11 giugno 2003 Allegato: copia contratto trasmessomi, su mia richiesta, in data odierna dall’Ufficio Organizzazione e Personale |