Risposta all'INTERROGAZIONE CONSILIARE N. 1111  

L'atto si riferisce ad un progetto per la realizzazione di un pozzo di ricerca e coltivazione mineraria denominato "Sernovella 1", nel territorio di Paderno d'Adda, da parte della Società ENI S.p.A. - Divisione AGI P.

In particolare, con l'interrogazione n. 1111, il Consigliere regionale Silvia Ferretto Clementi chiede alla Giunta Regionale se sia stata eseguita una Valutazione di Impatto Ambientale e se non si ritenga di negare l'autorizzazione alla realizzazione del pozzo in questione, tenendo conto delle vigenti normative in tema di sostenibilità ambientale, paesaggistica e di sicurezza.

Con la mozione n. 0249 i Consiglieri Confalonieri, Monguzzi, Cipriano ed altri, impegnano la Giunta affinché esprima parere negativo in merito alla realizzazione delle opere sopra menzionate.

Sulla base degli elementi di conoscenza e valutazione forniti dall'Unità Organizzativa Sviluppo Sostenibile del Territorio, facente capo alla Direzione Generale Territorio e Urbanistica, è possibile esporre quanto segue.

In data 27 ottobre 1999 la Società ENI S.p.A. depositava presso la Struttura VIA della regione lo studio di impatto ambientale relativo ad attività di ricerca idrocarburi, sondaggio esplorativo denominato "Sernovella 1 Dir", in comune di Paderno d'Adda.

In data 22 febbraio 2001 si svolgeva presso gli uffici regionali la conferenza di concertazione del parere degli Enti territorialmente interessati, quali i comuni di Verderio Superiore, Paderno d'Adda, la Provincia di Lecco ed il Parco Adda Nord, che esprimevano all'unanimità parere contrario alla perforazione in oggetto. Le considerazioni conclusive della conferenza venivano trasmesse in data 24 aprile 2001, unitamente al parere della Provincia di Lecco, al Ministero dell'Ambiente competente al rilascio del giudizio di compatibilità ambientale.

Da informazioni assunte presso il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio risulta che lo stesso ha già provveduto a predisporre il decreto, con pronuncia negativa, e che questo è stato firmato in data 3 giugno 2002 dai Ministri dell'Ambiente e dei Beni Culturali. Pertanto il progetto è improcedibile.

Non risulta, inoltre, pervenuta, secondo quanto comunicato da parte dell'Unità Organizzativa Pianificazione e Programmazione Territoriale della D.G. Territorio e Urbanistica, alcuna richiesta di intesa Stato - Regione in merito al piano di ricerca e coltivazione mineraria.