EMERGENZA NOMADI: NUMERO CHIUSO
FERRETTO: GRAZIE A MAULLU PER AVER RECEPITO LA MIA PROPOSTA (presentata nel 2007)
Ringrazio l'assessore Stefano Maullu per aver fatto propria la mia proposta di legge
(presentata nell'ottobre 2007) relativa alla necessità di istituire un numero chiuso per
i nomadi presenti sul territorio dei comuni lombardi.
La mia proposta di legge giace in commissione dal 2007 nonostante i miei costanti
solleciti per farla mettere in discussione in Commissione. Mi auguro che, dopo la presa
di posizione dell'assessore Maullu, il Consiglio decida finalmente di approvare la mia
proposta, che non prevede solo l'istituzione del numero chiuso, ma anche e soprattutto
di colmare le gravi lacune della normativa attualmente in vigore (l.r. n. 77 del
22/12/1989) nella quale vengono stabiliti solo i diritti di queste popolazioni,
non facendo in alcun modo riferimento ai loro doveri.
La proposta prevede nel dettaglio:
- numero di nomadi massimo per ogni comune: 1 per mille della popolazione residente (es. Comune di Milano: 1.300.000 abitanti = massimo 1.300 nomadi);
- periodo massimo di permanenza in un campo: 6 mesi a meno che non siano presenti minori in età scolare (in questo caso il permesso potrà essere prorogato fino alla conclusione del ciclo scolastico, a condizione che il minore frequenti regolarmente almeno il 90% delle lezioni);
- un'intensificazione dei controlli da parte delle ASL dei quali dovrà essere fatto un rapporto semestrale alla Regione;
- ogni famiglia nomade deve versare un contributo a totale copertura delle spese di gestione (luce, gas, tassa rifiuti) ed impegnarsi a tenere pulita la propria area di sosta;
- chi ha precedenti penali non potrà avere accesso al campo;
- espulsione immediata dal campo di chi danneggia le attrezzature dei campi sosta, non paga i contributi o, in generale, viola il regolamento dei campi o la normativa regionale o nazionale;
- la Regione contribuirà con propri finanziamenti alla realizzazione dei campi, solamente se i Comuni assolveranno agli obblighi previsti.
Per contrastare la criminalità e dare una maggiore sicurezza è indispensabile spezzare il circolo vizioso dell'ignoranza, dell'illegalità e dello sfruttamento in cui i bambini nomadi vengono cresciuti.
È dovere delle istituzioni offrire a chiunque una possibilità, ma anche, nell'interesse di tutti, vigilare affinché la chance concessa non si trasformi in un pericoloso boomerang. Per questo è fondamentale che a finanziamenti e concessioni corrispondano comportamenti che dimostrino una reale volontà di integrazione e di rispetto della legalità.
La mia proposta, che aveva trovato, a suo tempo, l'apprezzamento e il sostegno dell'Assessore Moioli e del Direttore scolastico regionale, è stata illustrata anche durante la trasmissione "L'Infedele" del 07 novembre 2007.
Milano, 31 agosto
2009