SISAS

L'UNICO INTERESSE TUTELATO
E' QUELLO PRIVATO

 

Manderò tutta la documentazione alla Corte dei Conti affinchè accerti gli eventuali danni erariali

 

"Nella vicenda SISAS" - ha ricordato Silvia Ferretto Clementi nel suo intervento in Consiglio Regionale "è dal 1986 che l'unico interesse che viene tutelato non è certo quello del bene comune, ma esclusivamente e spudoratamente quello privato".

Una considerazione - ha spiegato in aula il consigliere regionale - già formalmente espressa dal Tribunale di Milano nella sua sentenza di condanna contro la Sisas del 09/12/1986 la quale rilevava che "le amministrazioni sono state troppo accondiscendenti e poco incisive nel tutelare i diritti dei cittadini".

In seguito i regali alla Sisas sono proseguiti.

Nell'ottobre 1998, con la transazione tra Regione Lombardia e comuni di Rodano e Pioltello, da una parte, e la SISAS dall'altra - transazione alla quale io mi ero fermamente e formalmente  opposta (vedi comunicato del 16 marzo 1998) - veniva fatto atto di rinuncia alla causa legale per danno ambientale intrapresa dalla regione nel 1994 (unico atto realizzato a favore dell'interesse dei cittadini).

Una transazione incomprensibile da ogni punto di vista - ha spiegato ancora Ferretto nel suo intervento - in quanto, non solo sanciva, nero su bianco, la non responsabilità della Sisas nell'inquinamento, ma anche perchè, non contenendo alcuna traccia di fideiussioni o di clausole a tutela dei cittadini e del denaro pubblico, risultava priva di qualsiasi tipo di garanzia. 

Con il pretesto dell'urgenza derivante dal rischio di una salatissima sanzione da parte della UE - che giusto per la cronaca ha aperto il procedimento relativo sette anni fa, nel 2002 - il Consiglio regionale ha votato oggi un ulteriore dono, grazie al quale, in totale, arriveranno a 93 i milioni di euro (tra contributi e mancati incassi da oneri di urbanizzazione) a  carico del contribuente italiano per la bonifica di un'area, il cui costo, in base a quanto previsto dalla legge, avrebbe dovuto essere totalmente a carico dei responsabili dell'inquinamento.

E' evidente - ha concluso in aula Silvia Ferretto - che come già aveva dimostrato il sociologo antropologo francese Marcel Mauss nel suo "Saggio sul dono" che "in ogni società i doni devono sempre essere ricambiati anche senza la sottoscrizione di accordi scritti in quanto esiste un dovere morale di restituire i doni ricevuti" e per questo mi chiedo quale sia stata la contropartita, o, per dirla come direbbe Mauss, come siano stati ricambiati i numerosi doni fatti alla Sisas.

  Milano, 23 giugno 2009