UN FIORE PER FAUSTO
E IAIO
Oggi - esordisce Silvia Ferretto,
consigliere regionale della Lombardia -
ho portato un fiore in via Mancinelli, luogo in cui Fausto e Iaio
furono vigliaccamente assassinati.
Ho deciso di deporre oggi i fiori e non ieri, quando ricorreva
l'anniversario, perché non volevo che la mia azione potesse essere
fraintesa ed alimentare lo scontro piuttosto che ridurlo.
Sono e resto una militante di destra - continua l'esponente regionale
- e quindi il mio giudizio sul "Leoncavallo" non cambia. Il mio ha
voluto essere solo un gesto di condivisione e di rispetto per un
dolore ed un'ingiustizia mai sanata.
Fausto e Iaio sono morti perché credevano e volevano un mondo
migliore, perché chiedevano libertà e giustizia.
Non credo debbano esserci morti nostri e morti loro, credo
piuttosto che i morti appartengano all'intera comunità. Per questo
considero Fausto e Iaio anche miei morti, così come Sergio Ramelli e
molti, TROPPI, altri purtroppo.
Spero, con il gesto di oggi, di poter dare il mio contributo per una
memoria condivisa, ma, soprattutto, auspico che sia fatta giustizia e
che si possa quanto prima conoscere la verità sui troppi omicidi di
quegli anni, per i quali non sono ancora stati né puniti, né tanto
meno individuati, mandanti ed esecutori.
Sarebbe bello - conclude Silvia Ferretto - se il 29 aprile,
anniversario della morte di Sergio Ramelli, anche a sinistra qualcuno
deponesse un fiore davanti alla casa di Sergio.
Milano, 19 marzo 2009