NO AI TAGLI
MOZIONE A FAVORE DELLE
FORZE DELL'ORDINE
Presentata anche in
Regione, come già al Comune di Milano, una
mozione contro i tagli dei
fondi alla sicurezza, a sostegno delle forze dell'ordine
Dopo l'importante intesa siglata tra Regione e rappresentanze delle
forze dell'ordine in ambito regionale, grazie alla quale le forze di
Polizia potranno circolare sui mezzi pubblici gratuitamente, una
mozione per esprimere solidarietà alle forze dell''ordine e chiedere
al Governo di evitare i tagli alla sicurezza - esordisce così Silvia
Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN e promotrice
dell'iniziativa.
Con questa mozione -
spiega l'esponente regionale di AN - che spero possa trovare il
sostegno trasversale di tutti i gruppi consiliari, si chiede alla
Giunta di intervenire presso il Governo affinchè reperisca le risorse
necessarie per potenziare l'organico nonché la dotazione di strumenti
operativi delle forze dell'ordine.
Il periodo - continua Silvia Ferretto - è sicuramente difficile. La
crisi economica internazionale pressoché generalizzata e le limitate
risorse a disposizione non lasciano certo al Governo grandi margini di
manovra, ma è anche vero che i tagli alla sicurezza e alle forze
dell'ordine rischiano di compromettere oltre che il loro lavoro, i
loro sacrifici e il loro impegno, anche le condizioni di vivibilità
delle nostre città.
È anche per questo
che, consapevoli della grande difficoltà del momento, si propone un'ìdea
per recuperare risorse economiche e si chiede e al Governo di agire
per il recupero delle somme evase dalle società calcistiche e di
destinare quanto incassato al capitolo sicurezza. Si tratta di una
cifra importante (quasi 800 milioni di euro) che, ove le società non
paghino, il Fisco può e deve, per legge, chiedere ai singoli giocatori
pagati dalle società stesse, in quanto responsabili in solido con
queste ultime.
È evidente - conclude Silvia Ferretto - che prima di toccare un
settore così delicato e già fortemente penalizzato come quello della
sicurezza, nel quale, come dimostrato anche da uno studio dell'UGL il
61% di chi ci lavora vive con meno di 1.200 Euro al mese e l'81% si è
indebitato per acquistare beni di consumo, occorre impegnarsi per
recuperare quei debiti mai pagati che permetterebbero di non toccare i
fondi per la sicurezza
Milano, 26 luglio 2008
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