ISLAM
Moschea Viale Jenner
SOLUZIONE VIGORELLI -
BUONA MA TEMPORANEA
Ottima la proposta del Ministro Ronchi di censire le moschee e fare in
modo che chi le gestisce si impegni a riconoscere Israele
Garantire la libertà di culto e il rispetto della legge - è questo
l'obiettivo prioritario che ogni pubblica amministrazione si deve
prefiggere - esordisce così Silvia Ferretto Clementi, consigliere
regionale di AN.
È
fondamentale chiarire che rivendicare il diritto alla differenza non
può in nessun caso portare a pretendere una diversità del diritto e
quindi a privilegi o esenzioni.
Per questo, il ripristino della legalità è positivo ed indispensabile,
così come è positivo che migliaia di persone non siano più costrette
ad inginocchiarsi sui marciapiedi della nostra città in condizioni di
enorme disagio, creando, tra l'altro, grosse difficoltà anche alla
popolazione residente e alla circolazione.
Chiedere il rispetto della legalità - continua l'esponente regionale
di AN - non significa essere xenofobi o razzisti, ma al contrario
pretendere che a parità di diritti corrisponda anche una parità di
doveri, senza alcuna distinzione di sesso, razza o fede religiosa,
impedendo così che soprattutto i bambini e le donne islamiche possano
crescere in un pericoloso ed insormontabile isolamento culturale.
Occorrono regole certe, che devono essere rispettate, così come è
necessario anche che nelle moschee ci siano maggiore trasparenza e
garanzie sul fatto che i luoghi di culto non vengano trasformati in
centri di istigazione all'odio e o di reclutamento di terroristi. Per
questo, al fine di poter garantire una reale trasparenza, sarebbe
importante che i sermoni venissero svolti in lingua italiana.
Si deve assolutamente evitare - conclude Silvia Ferretto - di fare il
gioco di coloro che puntano solo ad alzare il livello dello scontro e
a creare fratture insanabili - sicuramente uno degli obiettivi
principali dei terroristi islamici è infatti proprio quello di
fomentare gli animi per portare ad uno scontro fra religioni e culture
diverse ed impedire quindi l'integrazione con il modello occidentale.
Si
rende, dunque, indispensabile un'intesa tra la comunità islamica e lo
Stato italiano affinché per ogni moschea venga chiarito in modo
univoco chi ne è responsabile, chi le controlla, chi le finanzia, chi
le gestisce e soprattutto chi deve vigilare affinché i frequentatori
rispettino tutte le leggi dello Stato italiano.
Milano, 09 luglio 2008
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